Marco CaramattiB-Heart, un braccialetto per i neonati che assicura il costante monitoraggio dei parametri vitali, inviati alla madre per rassicurarla in ogni momento: è con lo sviluppo di questa idea d’impresa che Marco Caramatti (nella foto qui a fianco) e Alessandro Maria Avitabile, studenti della laurea magistrale in Gestione d’azienda della sede di Piacenza dell’Università Cattolica, si sono aggiudicati la medaglia d’argento a StartCup Milano Lombardia, la Business Plan Competition promossa dalle migliori università e dagli incubatori attivi sul territorio lombardo per favorire la nascita di nuove imprese ad alto contenuto innovativo.

Delle novantuno idee presentate, sono stati sedici i giovani finalisti che, con presentazioni di tre minuti a testa, hanno cerato di “convincere” i giurati - imprenditori, venture capitalist e professionisti - del valore imprenditoriale della propria idea.

La competizione, arrivata alla dodicesima edizione, sostiene la ricerca e l'innovazione, in particolare valorizzando le potenzialità dell'integrazione tra il sistema universitario e la rete degli incubatori e acceleratori d'impresa. L'evento finale, dopo un percorso durato diversi mesi, ha visto i giovani imprenditori del futuro gareggiare in tre diverse categorie: ICT & Services; Life Science & Agrofood e Clean & Industrial Technology.

Marco e Alessandro si sono cimentati nella categoria Life Science & Agrofood, con la loro idea B-Heart nata nell’ambito del corso di imprenditorialità del professor Fabio Antoldi, che prevedeva la realizzazione di una startup: «Volevamo un prodotto che fosse semplice, ma realmente utile e in grado di risolvere una problematica reale; da qui B-Heart - affermano i due studenti -. Fin da subito abbiamo intuito che la reale potenzialità dell’idea si sarebbe espressa al di fuori delle mura universitarie».

«Abbiamo quindi iniziato a muoverci ricercando un partner tecnologico che avrebbe potuto trasformare l’idea in prodotto. Il primo reale banco di prova è stata la Global Social Venture Competition (Gsvc) dove, nonostante la scarsa maturità del progetto, siamo riusciti a qualificarci per la finale posizionandoci decimi a livello nazionale tra più di 80 idee. Il risultato ottenuto ci ha convinto a costituire, lo scorso settembre, la nostra società: Evotion Srls».

Aule universitarie non più come luogo dove seguire le lezioni e affrontare gli esami, ma come spazio dove confrontarsi, scambiare idee e fare brainstorming.

Alessandro Avitabile«Un’ulteriore sfida è stata la StartCup Lombardia in cui siamo arrivati secondi e abbiamo visto concretizzare i nostri sforzi», aggiungono. E nel raccontare il futuro prossimo Marco sottolinea che, al momento, il progetto è in fase di evoluzione: «Un primo step è stata la concretizzazione di un accordo di partnership con “e-novia”, il nostro attuale provider tecnologico; un prossimo step sarà varcare i confini nazionali».

È infatti dagli Stati Uniti, dove Alessandro sta completando il suo percorso universitario con il progetto Double Degree (nella foto davanti alla sua università), che arrivano ulteriori conferme circa la bontà dell’idea. Ciò a dimostrazione che la volontà e il sogno di due studenti 24enni va ben oltre la distanza di un oceano.