Riportare con una foto il mondo in università. Si può riassumere così il concorso fotografico che Università Cattolica ha lanciato a tutti coloro che sono partiti per un programma all'estero durante l’estate scorsa. Hanno risposto all’appello 140 ragazzi e ragazze che, indossata la T-shirt di Ucsc Abroad, si sono fatti immortalare in ogni angolo del pianeta. Un contest in cui non contava solo il valore artistico delle foto realizzate da amici o compagni di viaggio, ma il contenuto simbolico di un’esperienza all’estero.

Quattro i vincitori della competizione, dopo una selezione realizzata da una giuria formata da 16 studenti internazionali da 7 Paesi diversi (Australia, Stati Uniti, Messico, Turchia, Grecia, Spagna e Cina).

Claudia Maranesi per la categoria: My UCSC Abroad Pride, Margherita Verna per la categoria: Paese che vai, cibo che trovi, Alessandra Paolucci, per la categoria: Acting like a local e Mattia Bassanello, per la categoria: Luoghi indimenticabili.

I premi di 250 euro ciascuno sono stati consegnati in aula magna nella sede di largo Gemelli a Milano nell’ambito dell’International day, il giorno in cui vengono presentati i programmi di studio all'estero per gli studenti dell’ateneo.

Claudia Maranesi, 21enne cremonese, studentessa della facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere della sede di Brescia, ha svolto la scorsa estate un corso di lingua con il programma Late alla Beijing Language and Culture University (Blcu) di Pechino. La foto che la ritrae con una amica dopo una scalata su un tempio che si trova in un parco proprio dietro la città proibita, con una vista mozzafiato in uno dei rari giorni stupendi, è stata scelta per esprimere l’orgoglio di rappresentare l’Italia e la sua università in un grande e splendido Paese come la Cina. «Eravamo così lontane da casa, in un Paese che molti considerano un altro mondo. Questo ci ha fatto sentire molto orgogliose di noi», racconta Claudia.

Margherita Verna, 24 anni, originaria di Rutigliano (Ba), al primo anno della laurea magistrale in Scienze linguistiche nella sede di Milano, ha trascorso l’estate alla Boston University, grazie al Summer program Fpa. La sua foto è stata premiata per rappresentare il mix di culture raccolto nel soggetto vicino a cui si è fatta immortalare, appunto: Paese che vai, cibo che trovi. «Volevo un luogo simbolico che raggruppasse in sé un po’ tutta l’America - afferma -. L’ho trovato camminando per le vie di Boston in questo chiosco dove non mancavano hot-dog, Coca Cola, l’ambulante agghindato a statua della libertà e, sullo sfondo, i taxi e la bandiera americana».

La foto di Alessandra Paolucci, neolaureta ventiseienne della facoltà di Medicina e chirurgia di Roma, originaria di Rieti, è un inno all’inculturazione. La giovane dottoressa, che ha partecipato al Charity Work Program promosso dal Cesi, prima di lasciare l’Uganda dove ha svolto il suo lavoro volontario per tre settimane, ha realizzato il suo sogno: farsi acconciare i capelli con le famose treccine africane. La fotografia la ritrae, con un curioso gioco di specchi, mentre nel salone di bellezza locale, si lascia trasformare in una donna locale dalle mani sapienti della parrucchiera. Della sua esperienza in Uganda, formativa sul piano professionale e soprattutto umana ha raccontato nella rubrica Postcards di Cattolicanews: La mia caleidoscopica Africa.

La foto di Mattia Bassanello ha immortalato uno dei “Luoghi indimenticabili” premiati dalla giuria: uno scorcio del molo di Santa Monica a Los Angeles, con una girandola di colori nella parte sinistra dell’immagine che si infrangono contro la forza delle onde del mare. Mattia, 23 anni, studente della facoltà di Economia di Milano, ha partecipato la scorsa estate al Summer program Fpa alla University of Los Angeles (Ucla).