Non solo parlare di giovani, ma dare la parola ai giovani. Questa l’idea di base su cui si è sviluppata l’iniziativa “Alla ricerca di statistiche minori e misconosciute” promossa dal Dipartimento di Scienze Statistiche tra gli studenti del nostro ateneo milanese e realizzata in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica.

L’occasione l’ha creata la celebrazione, sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, della prima Giornata Italiana della Statistica (GIS), rivolta dalla Società Italiana di Statistica a docenti, studiosi, alunni e cultori della disciplina, per una più ampia diffusione della cultura statistica. Da qui è bastata una sollecitazione di Lia Coniglio, dirigente della sede ISTAT per la Lombardia, ad attivare quella creatività necessaria per farsi venire in mente in poco tempo un’idea semplice, ma coinvolgente. E così, nel rispetto della data di lancio della GIS, nelle aule del nostro ateneo, il 20 novembre scorso, i docenti di statistica delle facoltà di Sociologia, Psicologia, Economia, Scienze Politiche e Scienze Bancarie, invitavano i loro studenti a produrre statistiche minori o misconosciute, con l’obiettivo di far emergere fenomeni o problematiche a loro parere ancora non adeguatamente noti , applicando gli strumenti acquisiti nei corsi di Statistica a dati di loro diretto interesse ricavati da fonti ufficiali opportunamente citate o rilevati su popolazioni di dimensione non inferiore a 20 unità.

Più precisamente gli studenti sono stati invitati ad osservare una realtà a loro vicina per interessi personali, passioni e vissuti e da questa costruire, da soli o in piccoli gruppi (al massimo 3 persone), una statistica descrittiva corredata da un breve commento, sollecitazione o riflessione non più lunga di 140 caratteri (come un tweet).

I risultati raggiunti sono stati presentati mercoledì 18 aprile nella Cripta dell’Aula Magna da Giulia Rivellini, docente alla facoltà di Sociologia, insieme ai colleghi Laura Deldossi e Andrea Bonanomi, che sin dall’inizio hanno coordinato con lei l’iniziativa, e alla presenza di Raffaele Malizia, responsabile della Direzione centrale per lo sviluppo e il coordinamento delle rete territoriale ISTAT e del Sistan (Sistema Statistico Nazionale).

Rivellini ha dato avvio alla manifestazione presentando un resoconto statistico dell’iniziativa. Sono stati raccolti 82 progetti (statistiche minori o misconosciute), quasi equamente suddivisi tra progetti svolti individualmente e progetti di gruppo. Complessivamente hanno aderito all’iniziativa 140 studenti, pari al 10% circa di coloro cui è giunta la proposta in aula o tramite la piattaforma Blackboard per la didattica on-line. Le facoltà più rappresentate sono state quelle di Sociologia e Psicologia. Gli studenti partecipanti hanno prevalentemente (73%) fatto ricorso a dati rilevati autonomamente anziché a dati ufficiali divulgati dall’ISTAT o dagli uffici statistici di enti appartenenti al Sistan mentre i temi trattati dagli studenti sono vari e riflettono, in alcuni casi, le peculiarità disciplinari della facoltà di appartenenza. Alcune statistiche prodotte dagli studenti di Psicologia, ad esempio, riguardano esperimenti volti a comprendere il comportamento degli individui, come la risposta allo stimolo della fame, la scelta di fare o non fare la prima colazione, la partecipazione ad eventi culturali. Gli studenti della facoltà di Sociologia hanno invece trattato argomenti come l’utilizzo dei videogames e dei social networks da parte dei giovani, il volontariato, i disagi sociali, le violenze sessuali, l’uso di droghe e alcool. Tematiche di tipo demografico (nuzialità, migrazioni) e di natura economica (marketing) sono emerse di interesse trasversale alle diverse facoltà, così come alcuni argomenti legati al mondo scolastico o universitario. Con riferimento all’obiettivo principale dell’iniziativa, dal 51% dei progetti sono emerse statistiche minori o misconosciute, ovvero relative a fenomeni o comportamenti ancora poco noti o non confermative di luoghi comuni.

Tra tutti i progetti, 10 sono stati valutati da una commissione di docenti del Dipartimento di Scienze statistiche, più significativi ed interessanti.
Gli studenti vincitori (che come per i premi Oscar non sapevano della vittoria…) sono stati invitati da Andrea Bonanomi, docente della facoltà di Psicologia e insostituibile conduttore, a presentare al pubblico le loro statistiche. Disinvolti, pur nella sorpresa, hanno tutti risposto esaurientemente alle domande loro poste. I dieci progetti selezionati, insieme ai nomi di tutti i partecipanti, sono stati pubblicati dall’ISTAT attraverso una presentazione curata e realizzata da Xenia Caruso e Eleonora Bartoloni.

«É stato un tentativo di fare sperimentare agli studenti, sin dall’inizio del loro percorso universitario, una modalità didattica diversa dalla usuale lezione universitaria – ha detto Laura Deldossi docente della facoltà di Economia nel suo intervento - Lavorare su un progetto, mettendo in pratica le cose imparate a lezione, per dare risposta ad una domanda che non è imposta dal docente, ma che è lo studente stesso a porsi».

«Gli studenti che hanno partecipato all’iniziativa – ha proseguito - l’hanno trovata interessante, soprattutto perché, al di là delle formule, hanno capito meglio l’utilità degli strumenti statistici presentati a lezione, la necessità di una corretta elaborazione e anche la difficoltà ma la assoluta rilevanza di una efficace comunicazione del risultato, oltre che i limiti di una statistica descrittiva (che non consente generalizzazioni) e la necessità di una rilevazione campionaria adeguata per effettuare una indagine con fini inferenziali».

In conclusione Malizia, ricordando le molte attività dell’ISTAT che si pongono l’obiettivo di diffondere la cultura statistica, a partire dalle scuole primarie, ha ringraziato tutti coloro che si sono adoperati per dare corpo ad un’iniziativa che ha il pregio di insegnare la statistica con un approccio didattico innovativo, coinvolgendo in modo attivo e divertente i giovani universitari.