«Se vuoi davvero creare qualcosa, provaci e fallo. Se ambisci a diventare qualcuno, inizia. È esattamente ciò che ho fatto ciò che ho fatto io con i videoclip dei miei brani. Quello di cui vado più fiero è Deserto: è realizzato con soli 400 €, eppure traccia molto bene i nostri caratteri estetici, descrive bene i luoghi e lo stile entro cui ci muoviamo». 

La parola a Fausto Zanardelli, artista e produttore musicale originario della provincia di Brescia, sul lago di Garda, e oggi attivo a Milano dove ha dato avvio al progetto musicale Come_Cose, seguitissimo sui canali social e non solo, soprattutto da un pubblico di giovani.

Protagonista dell’incontro “Il rap sale in cattedra. Il viral: metriche e dinamiche di propagazione” nell’ambito del laboratorio di Produzione di Branded Content e Viral Video per il Web tenuto da Michele Pagani (corso di laurea magistrale in Gestione dei contenuti digitali per i media, le imprese e i patrtimoni culturali - Geco), Zanardelli è stato intervistato dagli studenti della sede di Brescia dell'Ateneo e ha raccontato l’iter del suo percorso creativo e professionale, e delle dinamiche virali e di condivisione che hanno investito anche il suo lavoro.

Quanto contano video e social network per la veicolazione di un contenuto musicale?

FZ: I videoclip sono sicuramente importanti e complementari poiché contribuiscono a comunicare e diffondere il nostro concept. Quest’ultimo è un'avventura visiva, un escamotage per rendere meglio l’idea del messaggio che vogliamo esprimere, i nostri valori e il nostro stile. I Social? Esistono, e ci fa piacere vedere tutta quella gente che fotografa i concerti e posta le immagini, generando condivisione e passaparola. Tuttavia occorre avere un rapporto sano con tali mezzi. Io penso che, quando lanci una canzone o un video tramite il web, poi il tuo contenuto diventa della gente che ascolta, metabolizza e si fa un’opinione, che può essere diversa o uguale alla tua. Per questo credo che rispondere ai commenti postasti sui social network - sia in termini di attacco che di complimenti - sia “ridondante” o inutile. Io ci metto la musica, i follower ci mettono il sentimento, e va bene così.

Ma come funziona la comunicazione musicale nel 2018?

FZ: Sicuramente internet è il nuovo mezzo di comunicazione a 360°. Prima, per conoscere e aggiornarsi sulle novità, il pubblico generalista seguiva appuntamenti annuali di spessore come, ad esempio, il Festival di Sanremo. Oggi invece i giovani si muovono per tematiche e interessi di nicchia. Non si ragiona più secondo un calendario annuale, bensì in un’ottica di flusso continuo d’informazioni all’interno del quale ognuno si muove autonomamente e in modo trasversale, assecondando i propri gusti e scegliendo i canali che gli sono congeniali.

Cosa non può mancare in un progetto di comunicazione mediatica?

FZ: La coerenza. Di pensiero, di contenuto, di stile, nel messaggio. La coerenza paga sempre.