Un ripensamento critico dell’economia affidato ai giovani. A promuoverlo è l’Università Cattolica del Sacro Cuore che, accogliendo la proposta dell’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini, ha dato vita a un innovativo percorso educativo.
Lo scopo è immaginare, a partire dal basso, un nuovo modo di fare economia, sulla base delle questioni principali affrontate da Oeconomicae et pecuniariae quaestiones, il documento pubblicato da Congregazione per la Dottrina della Fede e Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede, con lo scopo di creare un dialogo virtuoso tra comunità universitaria, mondo ecclesiale e mondo economico, che si possa tradurre in buone pratiche. Con un diretto collegamento all’evento riservato ai giovani “Economy of Francesco”, in programma ad Assisi a fine marzo per iniziativa del Santo Padre.
La risposta di studenti e professionisti è stata sorprendente e ha suscitato un inatteso interesse nella comunità finanziaria. Più di 700 giovani delle diverse facoltà delle quattro sedi dell’Università Cattolica hanno dato la propria adesione ai 12 laboratori che stanno lavorando sui temi del documento. Molto rilevante anche la risposta di accademici e professionisti di settore (80 persone) di importanti istituzioni bancarie e finanziarie operanti nel panorama nazionale, che li affiancheranno nel percorso interdisciplinare.
«Interdisciplinarietà, creatività e coinvolgimento dei giovani sono le tre parole chiave di questa iniziativa dell’Ateneo», sostiene Elena Beccalli, preside della facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica. «Si tratta di un esperimento che ha la finalità di rendere protagonisti gli studenti di un ripensamento del sistema economico-finanziario guidati da accademici e professionisti che forniscono loro gli strumenti adeguati per impostare al meglio questa riflessione.
Dodici le tematiche prese in esame e corrispondenti agli argomenti principali dell’Oeconomicae et pecuniariae quaestiones. Ciascun laboratorio, riconosciuto nel curriculum universitario, intende affrontare in maniera concreta i nodi sottesi alle dodici aree tematiche, integrando riflessione accademica e contributi dalle buone pratiche di settore. Oggetto di discussione saranno questioni generali relative alle finalità e alla regolamentazione del sistema finanziario, argomenti più specifici, come le pratiche di erogazione del credito, la sostenibilità sociale e ambientale degli investimenti, nonché le nuove pratiche di rendicontazione e i modelli di biodiversità economico-finanziaria, senza trascurare tematiche cutting edge come criptovalute e FinTech. Non mancano neppure laboratori attenti alla dimensione politica dei mercati finanziari, al superamento delle disuguaglianze, a un ripensamento critico degli obiettivi dell’impresa, al lavoro, al consumo e al rapporto tra economia e gratuità.
I laboratori, che hanno appena preso il via, prevedono una serie di incontri che si snoderanno nelle sedi dell’Università Cattolica. Termineranno a giugno con un momento conclusivo di confronto e condivisione di idee.
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