Il consumatore post Covid-19 sarà più razionale e consapevole nella scelta dei cibi di cui nutrirsi, punterà sul made in Italy e acquisterà sempre di più online. È quanto emerge dallo studio sui consumatori e sulle imprese industriali e commerciali del largo consumo realizzato da Rem Lab (il Centro di Ricerche su Retailing e Trade Marketing dell’Università Cattolica) in collaborazione con Iri e il contributo degli studenti del corso di laurea magistrale in Food Marketing e Strategie Commerciali.
Un’indagine da cui emergono alcuni insights interessanti sul consumatore del futuro: «Abbiamo sviluppato con i 100 studenti del primo anno di Food Marketing e Strategie Commerciali un’indagine per studiare comportamenti di consumo, previsioni aziendali e performance nell’epoca del Covid-19, per delineare scenari e strategie commerciali utili alle aziende partner del nostro centro di ricerca» precisa il direttore di Rem Lab, Daniele Fornari, che spiega come la ricerca sia stata suddivisa in tre macro aree di indagine: visione dei consumatori, visione delle imprese e dati della grande distribuzione.
Il consumatore ha modificato le proprie abitudini di acquisto: il 27,7% ha cambiato il negozio alimentare in cui fare la spesa e solo meno della metà tornerà alle vecchie abitudini quando sarà ripristinata la normalità. Il 78% degli intervistati ha dichiarato che riempirà il proprio carrello di prodotti made in Italy e l’online ha fatto un deciso balzo in avanti. «La crescita dell’e-grocery - commenta il professor Fornari - è un dato confermato dalle indicazioni delle imprese della Gdo tanto che il peso dell’online sul fatturato complessivo della distribuzione potrebbe raggiungere il 2,5% rispetto all’1% pre-Covid-19».
Uno studio accurato, sviluppato con entusiasmo dagli studenti di Food marketing, che guidati dai professori Daniele Fornari, Sebastiano Grandi ed Edoardo Fornari, hanno somministrato ed elaborato i risultati di oltre 1.000 questionari. «Imparare facendo è uno dei must della nostra proposta formativa. Nelle nostre aule ospitiamo manager e testimonial aziendali, proponiamo business game con le più importanti multinazionali del settore food, insegniamo ai ragazzi il rigore della ricerca. Niente di tutto questo si è fermato nelle settimane dell’emergenza per gli studenti Unicatt. Anche se la voglia di ritrovarsi non solo online resta forte».