Anche qusta settimana gli esperti dell’Università Cattolica offrono il loro contributo di competenze sulle principali testate giornalistiche italiane.

In campo economico, sul Sole 24 Ore il 17 marzo il professor Alberto Quadrio Curzio svolge la tesi che il Covid 19 va combattuto con azioni sanitarie e scientifiche, tecnologiche ed economiche, sociali e civili, con un piano europeo di infrastrutture che consentano di superare gli effetti della crisi. Inoltre su Huffpost sempre Quadrio Curzio riflette sui provvedimenti di Commissione europea e Bce per provvedere alle dichiarazioni della Lagarde. Anche l’economista Paolo Gualtieri su Avvenire esamina la prospettiva europeistica di condividere oneri e rischi, indicando prospettive di sviluppo. E il professor Luigi Campiglio su ilsussidiario.net propone una manovra d’urto della sanità.

Dell’’aspetto politologico si occupa il professor Damiano Palano, citato su Il Piccolo per un suo intervento su democrazie e regimi di fronte alla pandemia. Su Il Messaggero il professor Vittorio Emanuele Parsi, nell’ambito dell’attuale scenario internazionale, invita i Grandi a un nuovo patto per la ripresa. Su Avvenire il demografo Alessandro Rosina riflette sugli effetti della mortalità in relazione alla natalità. 

Un tema molto sentito in questi giorni riguarda la condivisione forzata e quotidiana degli spazi di casa. Lo psicologo Fabio Sbattella, intervistato su “a Stampa, illustra la difficoltà di condividere gli spazi in famiglia. Il professor Gianluca Castelnuovo spiega a Pagella Politica come conciliare lo “stress per le tante cose da fare” con il “restare a casa”. E il costituzionalista Renato Balduzzi, su La voce di Alessandria invita a recuperare il senso di uno stare insieme e di una fraternità. 

Ritorna su questo tema la sociologia della comunicazione Chiara Giaccardi, approfittando di questo tempo per ripensare il senso delle nostre vite e dei nostri legami di socialità, di lavoro, di consumo, di abitare e vivere le città. Pier Cesare Rivoltella su Avvenire afferma che l'emergenza costringe a ripensare anche le pratiche didattiche e a rivalutare il digitale. 

Il professor Ruben Razzante, su Il Giorno cita le soluzioni di solidarietà digitale delle grandi aziende nell’agevolare da un punto di vista economico i propri utenti in questo particolare periodo per pagamenti e operazioni on line.

In campo medico, il professor Stefano Vella del Policlinico Gemelli, interpellato da Il Foglio, ribadisce la necessità di stare a distanza contrariamente alle decisioni del governo inglese sulle modalità di difesa dal Coronavirus.

Il professor Emanuele A. Vendramini su Il Sole 24 Ore coglie l’occasione per individuare un’opportuna soluzione di divisione di competenze del SSN tra ospedali e medici di famiglia. 

Da citare anche l’incoraggiamento, ripreso dal Sir, del rettore Franco Anelli agli operatori sanitari del Columbus a Roma, e gli interventi televisivi dei docenti del Gemelli Rocco Bellantone, Stefano Vella, Roberto Cauda, e del direttore generale Marco Elefanti.

Il sociologo Mauro Magatti nell’editoriale su Avvenire del 18 marzo indica alcune scelte che la politica, la scienza e le religioni devono compiere in occasione dell’emergenza sanitaria attuale in cui vita e morte si fronteggiano, per scuotere la nostra civiltà provocandone la rigenerazione morale e spirituale. 

Il cardiologo del Gemelli Antonio Rebuzzi sul Messaggero dello stesso giorno, facendo seguito alle prescrizioni dell'Agenzia del farmaco e delle società scientifiche, diffida i pazienti con la pressione alta di non sospendere la cura dato che non ci sono prove per credere che questi medicinali abbiano effetti negativi su contagio ed evoluzione del Covid-19.

Nel giorno in cui i contagi hanno superato la vetta dei 35.000 in Italia e solo in Lombardia hanno sfiorato i 1500 in sole 24 ore, i professori dell’Università Cattolica continuano a intervenire sui giornali per offrire esperienza, competenze, consigli.

Sul Quotidiano Nazionale l’economista Massimo Bordignon dichiara che i governi, devono tenere in piedi a ogni costo imprese e lavoratori, rassicurandoli che non perderanno il lavoro e che potranno continuare a far fronte alle spese, forti anche di un intervento internazionale, in particolare dell’UE per varare una politica di investimenti pubblici in infrastrutture, ambiente e sanità.

Insieme alla crisi economica oggi è più che mai importante fronteggiare le ricadute sociali e valutare le future scelte politiche del Paese. Come sottolinea la psicologa dei consumi Guendalina Graffigna sul Corriere Salute, la dura prova che gli italiani stanno affrontando in questo momento dovrebbe ridimensionare il nostro modo di vivere e rivedere la nostra scala valoriale. Siamo in un teachable moment, il tempo in cui siamo più fertili al cambiamento degli stili di vita.

Anche i medici affiancano al loro indispensabile operato in ospedale il servizio della comunicazione a tutti i cittadini. Sul Corriere Salute il geriatra Roberto Bernabei ricorda che sono troppi i nuovi casi di Covid-19 che si sovrappongono a quelli ordinari e gli ospedali sono al collasso. Pertanto alla fine di questa crisi sarà necessario riformare il sistema sanitario nazionale, potenziando la rete della domiciliarità e dell’assistenza domiciliare integrata.

Sul Messaggero la docente di Igiene generale Stefania Boccia riconosce che il problema è stato inizialmente sottovalutato. Ora l’Unità di crisi del ministero si occupa di monitorare le regioni per capire quali siano i modelli organizzativi più efficienti in modo da esportarli nelle regioni meno attrezzate, e il Lazio è uno dei più virtuosi come testimonia il Covid hospital al Columbus, realizzato in tempi record.