Accorciare le distanze tra università e mondo del lavoro. È l’intento della convenzione stipulata tra Università Cattolica e Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano. L’accordo, rivolto agli studenti di Giurisprudenza iscritti all’ultimo anno del corso triennale o di quello magistrale a ciclo unico, dà l’opportunità di anticipare durante il percorso di studi accademici lo svolgimento dei sei mesi di pratica professionale, così da ridurre i tempi per presentarsi a sostenere l’esame di Consulenti del lavoro.
«Questa convenzione contribuisce a rispondere a una domanda insistente degli studenti: essere messi nella condizione di entrare in contatto giù durante il percorso di studio con la pratica professionale» ha detto il preside della facoltà di Giurisprudenza Gabrio Forti intervenendo lunedì 30 novembre alla presentazione dell’accordo. «L’iniziativa – ha continuato il professor Forti –, oltre a essere coerente con tutta una serie di attività che la facoltà e l’Ateneo intendono sviluppare, apre a nuove e ulteriori forme di collaborazione con l’Ordine dei consulenti del lavoro di Milano. Inoltre, è una conferma che le materie lavoristiche costituiscono una delle note d’eccellenza della facoltà grazie all’impegno scientifico svolto negli anni dal professor Mario Napoli, recentemente scomparso, e dai suoi allievi».
Tre i requisiti fondamentali richiesti per partecipare: essere iscritti all’ultimo anno dei corsi di laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici, profilo “Consulente del lavoro”, e laurea magistrale a ciclo unico; essere in regola con gli esami; avere acquisito 18 Cfu nell’ambito dell’Area 12 (Scienze giuridiche), sostenendo esami come Diritto privato, Diritto commerciale, Diritto del lavoro, Diritto amministrativo, Diritto tributario, Diritto dell’Unione europea, o 12 Cfu nell’ambito dell’Area 13 (Scienze economiche e statistiche), inserendo nel piano di studi una delle seguenti discipline: Economia politica, Economia aziendale, Economia e gestione delle imprese, Organizzazione aziendale. Gli aspiranti tirocinanti saranno selezionati sulla base del Cv e di un colloquio motivazionale.
«Con questa convenzione, già in vigore – ha spiegato Vincenzo Ferrante, docente di Diritto del lavoro e referente organizzativo di facoltà dell’iniziativa –, gli studenti interessati a intraprendere la carriera professionale di consulente del lavoro potranno anticipare il periodo di pratica obbligatoria durante il corso di studio. In questo modo avranno la possibilità di trovare in tempi più brevi la giusta collocazione professionale in un mondo occupazionale dove i giovani fanno sempre più fatica a inserirsi».
«L’accordo stipulato con l’Università Cattolica è un ottimo esempio di alternanza scuola/lavoro», ha fatto eco il presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Milano Potito Di Nunzio. «Senza dimenticare che il consulente del lavoro è una figura professionale con notevoli margini di crescita, soprattutto a Milano, dove se ne contano più di 900 contro i 3.000 di Roma e i 1.800 di Napoli. Non solo: nella graduatoria dei liberi professionisti è al terzo posto per base imponibile denunciata al fisco, dopo notai e commercialisti».