Riqualificare l’area del Consorzio agrario di Piacenza “giocando” con il Lego.

È da questo spunto che nasce il workshop sperimentale “Smart City e marketing territoriale: il metodo Lego Serious Play” organizzato dal professor Paolo Rizzi, docente di Politica economica della Facoltà di Economia e Giurisprudenza di Piacenza, nell’ambito del corso di Economia Applicata e Marketing territoriale. “Penso sia stato interessante e importante consentire agli studenti di conoscere e applicare un metodo innovativo a un argomento di grande attualità quale è quello del dibattito sulla riqualificazione del consorzio agrario. Sperimentarsi su casi reali con approcci diversi da quelli abituali spinge ad immaginare soluzioni creative” ha evidenziato il professor Rizzi.

Protagonisti del workshop 20 studenti del corso di Marketing territoriale della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, due assessori del comune di Piacenza (Silvio Bisotti e Francesco Timpano) ed i responsabili del Consorzio Agrario di Piacenza Terre Padane, che ha avviato un progetto di riqualificazione urbanistica di una vasta area attualmente dismessa.

Nell’incontro il facilitatore e pianificatore sociale che ha condotto l’esperienza, Michele Vianello, già vicesindaco di Venezia, ha spiegato agli studenti la possibilità dell’applicazione concreta e pratica di  un gioco a un progetto di pianificazione territoriale. “Si tratta di un metodo per creare coesione – ha detto Vianello – e per consentire la coprogettazione tra soggetti diversi”.

Spunti interessanti sono emersi per i progettisti del piano di riqualificazione. In particolare sui limiti della città di Piacenza, “Piacenza è considerata dai giovani come città con opportunità insufficienti in termini di incontri, spazi di ritrovo, eventi culturali e ricreativi – sottolinea il prof. Rizzi -. In questa direzione, attraverso le suggestioni del Lego, sono state proposte alcune soluzioni urbanistiche tese a rafforzare la vivibilità dell’area, creare nuovi spazi pubblici di incontro e divertimento, promuovere la multifunzionalità del quartiere per consolidarne i possibili utilizzi per il commercio, la cultura, la musica, lo sport.”