“La disabilità non è una scelta, la nostra attitudine sì”: questa espressione è alla base della rassegna cinematografica di sette film, intitolata “Vite extra-ordinarie”, al via da lunedì 12 febbraio, con la proiezione del capolavoro di David Lynch “The Elephant Man” presso la Sala MediCinema al Policlinico A. Gemelli. La rassegna è promossa dal Centro di Ateneo per la Vita dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ed è nata da un’idea del Centro di Malattie Rare e Difetti congeniti della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma.

"La collaborazione con il Prof. Zampino e con i suoi collaboratori è preziosa da anni - ha detto il professor Massimo Antonelli, Direttore del Centro di Ateneo per la Vita, nel saluto iniziale - Sono molto lieto di questa iniziativa, di grande valore formativo e umano per i nostri studenti e per tutti i partecipanti".

"Oggi inizieremo un cammino non solo didattico, ma per sviluppare insieme un discorso generalmente legato alla disabilità - ha spiegato il professor Giuseppe Zampino, responsabile del Centro Malattie Rare e Difetti congeniti della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, introducendo l'incontro - "Se all'informazione aggiungo un'emozione, parole e riflessioni rimangono indelebili. Rifletteremo sull'amore, sull'amicizia, sulla reciprocità, su vita e morte: concetti applicati alla disabilità, ma che in realtà ci riguardano tutti".

Quindi, prima della proiezione, il professor Maurizio Genuardi, Direttore dell'Istituto di Medicina genomica dell'Università Cattolica, ha illustrato gli aspetti scientifici e clinici della sindrome di Proteus, rara malattia congenita dalla quale è affetto il protagonista del film.

Ogni film della rassegna "Vite Extra-ordinarie" tratta una condizione legata alla disabilità, presentata, per gli aspetti clinici, da un esperto. Al termine della proiezione segue una riflessione sull’aspetto umano, relazionale e sociale della trama, curata da un neuropsichiatra infantile esperto di problematiche relazionali e da un’esperta di problematiche sociali. Si delineeranno così, nel corso degli incontri, le caratteristiche cliniche di alcune malattie rare, ma non solo: sindrome di Proteus, Distrofia muscolare di Duchenne, SLA, sindrome di Pompe, sindrome di Morquio, sindrome di Down e Paralisi Cerebrale.

Le riflessioni sono guidate da Paolo Mariotti, dirigente medico dell’Unità di Neuropsichiatria Infantile della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, e da Anna Contardi, Coordinatrice Nazionale dell’Associazione Italiana Persone Down.

Dopo il primo appuntamento, i prossimi film protagonisti degli incontri saranno “Inside I’m Dancing” di Daniel O’Donnell (26 febbraio), “Basta guardare il cielo” di Peter Chelsom (12 marzo), “Qualcosa di buono” di George C. Wolfe (19 marzo), “Misure straordinarie di Tom Vaughan (9 aprile), “Ottavo giorno” di Jaco van Dormael (16 aprile), “Il mio piede sinistro” di Jim Sheridan (7 maggio). Tutti gli incontri inizieranno alle ore 17.00 nella Sala MediCinema.