Scienza e fumetti: un incontro possibile. Lo conferma Francesca Riccioni, una laurea in fisica e un master in comunicazione della Scienza alla Sissa di Trieste, autrice di Il segreto di Majorana (Rizzoli Lizard, 2015, 220 pp.) un racconto disegnato da Silvia Rocchi che, partendo dalla riflessione sul desiderio di scomparire, riesce a trattare anche argomenti non proprio così comuni nei fumetti come la materia e l’antimateria. Un binomio già sperimentato con successo con un altro fumettista, Tuono Pettinato, con cui la Riccioni ha raccontato la storia di Alan Turing in Enigma (Rizzoli Lizard, 2012, 119 pp.).

Francesca Riccioni ne parlerà alla sede di Piacenza venerdì 22 gennaio nell’incontro “Dalla scienza…ai fumetti”, nell’ambito del progetto “Agricoltura, alimentazione ed evoluzione: sicurezza del cibo sicuro e sviluppo delle civiltà”, promosso dalla facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Ateneo in collaborazione con la locale Camera di Commercio.

L’obiettivo dell’evento è approfondire come sia possibile migliorare la comunicazione della cultura scientifica: una sfida che si concluderà con la produzione di un e-book che gli studenti degli ultimi due anni di alcuni Istituti superiori di Piacenza e provincia realizzeranno al termine dell’intero progetto.

Un compito per niente banale, proprio come il percorso di studi della Riccioni, che mostra chiaramente che nella scelta del corso di laurea una scelta non debba per forza escludere le altre possibilità e passioni che si coltivano. A lei è successo così: al liceo aveva ottimi voti sia in matematica, sia in italiano, sia in fisica. Non è stato facile ma ha scelto di studiare quest’ultima disciplina. Per tutti gli anni dell’università, tuttavia, non ha mai smesso di leggere romanzi e di approfondire i propri interessi in campo umanistico, per poi specializzarsi nella comunicazione della scienza. Queste tre componenti sono state fondamentali per il suo lavoro: «Oggi, infatti, realizzo fumetti per spiegare la scienza ai ragazzi», dichiara. Una modalità sicuramente più attraente e coinvolgente del classico saggio per trasmettere le conoscenze a questo tipo di pubblico.

Il consiglio che la scienziata rivolge a tutti gli studenti che hanno problemi con la matematica, la geometria, la chimica e la fisica è molto pratico: «La scienza è come lo sport: più ti alleni più riesci. E la cosa bella è che il metodo per risolvere i problemi è sempre lo stesso: assimilata una formula, basta applicarla nell’ambito corretto». Altri progetti in vista? «Sto lavorando a una storia su Hedy Lamarr, attrice ebrea degli anni ‘30 e ’40, scappata dall’Austria per approdare ad Hollywood. Non fu solo bellissima, ma anche un’inventrice molto intelligente: i nostri telefonini oggi funzionano anche grazie a un suo brevetto».