Ha curato per 25 anni la comunicazione del Festival della canzone italiana di Sanremo. Tonino Manzi, responsabile comunicazione RAI 2, domani, 25 novembre 2015 alle 16.30, nell’aula SA 224 di via Sant’Agnese 2 a Milano, dialogherà con gli studenti del master in Ideazione e progettazione degli eventi culturali (Mec) dell’Università Cattolica.

L’incontro è il secondo appuntamento di un ciclo promosso da Mec e la rivista on line Revolart.it dedicato a tre “Eventi pop”: Lucca, invasa ogni anno da 400.000 appassionati di fumetti; Sanremo, un grande set televisivo per oltre una settimana raggiungendo 12milioni di telespettatori; Sziget festival musicale di Budapest, che produce, richiamando 425.000 persone da tutto il mondo, il 3% del pil dell’intera Ungheria. Tre festival che raccolgono un pubblico vastissimo e un’ampia attenzione dei media, ma che soprattutto muovono risorse umane ed economiche ragguardevoli: incontriamo i protagonisti della loro gestione e comunicazione per farne un’analisi dei fattori critici, ma soprattutto per capire le ragioni del successo che portano un evento culturale a diventare un vero e proprio fenomeno pop.

Il primo incontro si è tenuto giovedì 19 novembre con Lucca Comics & Games. Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre le strade di Lucca si popolano di colori e di strane creature che paiono appena uscite da un fumetto, accade l’incredibile: la presenza dei visitatori aumenta a dismisura e in nessun altro periodo dell’anno i monumenti della cittadina sono così fotografati!

Magia? No, è tutto merito del Lucca Comics & Games, come affermato da Emanuele Vietina, vice direttore del Festival, che ha incontrato gli studenti del Mec.

I numeri parlano da sé: con più di 400 mila spettatori per ogni edizione, la fiera per appassionati di fumetto e videogiochi o semplicemente per chi coglie nel mondo del fantasy un eterno legame alla spensieratezza dell’infanzia e nel disegno un’arte di esprimersi che va al di là delle parole è diventata un modello a livello nazionale per tutti i manager degli eventi.
Durante l’incontro è emerso l’orgoglio degli organizzatori di essere riusciti a creare un evento di così grande risonanza in una cittadina come Lucca, considerando le sue dimensioni (90 mila abitanti) e i commenti di alcuni lucchesi sulla folla che soffoca le via del centro nei giorni del festival.

Per capire come ciò sia stato possibile può essere utile pensare al calabrone dell’aforisma di Sikorsky che a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare non potrebbe volare, eppure continua a librarsi con leggerezza sui prati in fiore. La metafora insegna come la passione e la dedizione, nonché il desiderio di raggiungere uno scopo, siano molto più forti degli ostacoli e portino a risultati brillanti. Così per Lucca che, nonostante la sua cinta muraria come un’ “apertura alare”, riesce ad ospitare la più importante rassegna italiana del settore, prima d’Europa e seconda al mondo.

Un’altra caratteristica vincente della fiera emerge dalle tante domande che il più o meno giovane pubblico ha posto a Vietina nel corso dell’incontro: i partecipanti non si sentono solo dei visitatori passivi, ma sono i veri protagonisti della manifestazione. Attraverso laboratori creativi, incontri con gli autori, foto coi modellini dei personaggi e gli immancabili cosplayers, grandi e piccini possono avere un ruolo attivo nella riuscita del festival. E, come gli amanti del fumetto sanno bene, da grandi poteri derivano grandi responsabilità, tanto che in tutti questi anni di Lucca Comics & Games non si sono mai verificati atti di vandalismo o risse, perché le persone si sentono parte integrante di un gruppo, pur dovendo affrontare lunghe code che rimangono ancora un punto dolente del raduno. L’effettiva tutela e la sicurezza dei partecipanti sono inoltre garantite dall’ente organizzatore, come ha tenuto a sottolineare il vice direttore spiegando che questo aspetto è fondamentale per la riuscita di un evento.

Sorge infine spontanea una riflessione sull’importanza degli eventi quale strumento estremamente efficace di attrazione delle masse e fiamma che tiene sempre viva la cultura. Il caso di Lucca rivela come una manifestazione non finisca là dove comincia ma si espanda sul territorio, dando la possibilità al luogo in cui viene organizzata di farsi conoscere e visitare. A prima vista potrebbe sembrare sminuente per una città attrarre così tante persone solo in occasione di una grande fiera, ma a volte è necessario guardare al di là delle motivazioni e godersi il risultato. Solo così un evento si esprime al meglio e riesce a portare divertimento e cultura senza l’aiuto di una bacchetta magica.


Prossimo appuntamento il 3 dicembre con Ettore Folliero, ufficio stampa per l’Italia di SZIGET, il festival musicale di Budapest.