Un’antica villa romana, come testimoniano gli scavi archeologici della seconda metà del secolo scorso, ma anche la sede di un villaggio medievale in legno. Questo è il primo responso delle indagini svolte a Palazzo Pignano nel cremonese, tra il mese di maggio e giugno da un’équipe di studenti dell’Università Cattolica coordinati dal professor Furio Sacchi, docente di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana.

La lussuosa villa a padiglioni costruita nel IV secolo d.C. sui resti di un più antico edificio risalente agli inizi del II secolo d.C., e collegata a un edificio di culto in parte ancora visibile oggi, costituisce il complesso residenziale che in epoca medievale è caduto in rovina ed è stato sostituito da case in legno.

Il sito è di innegabile interesse storico e archeologico per comprendere le dinamiche di occupazione e di controllo di un settore del territorio lombardo non solo tra la media età imperiale e la tardoantica, ma anche tra alto e basso Medioevo. Nonostante gli scavi, le analisi e le pubblicazioni scientifiche del passato e anche recentissime restano ancora numerose questioni aperte e solo la prosecuzione delle indagini archeologiche sarà in grado di fornire elementi nuovi per il dibattito scientifico.

A lavorare nei saggi di Palazzo Pignano di recente sono stati venti studenti iscritti alla laurea triennale in Scienze dei beni culturali (profilo archeologico e della conservazione delle memorie storiche), della laurea magistrale in Archeologia e storia dell’arte, della Scuola di specializzazione in Beni archeologici, e del dottorato di ricerca in Studi umanistici. Le indagini sono state condotte dal dipartimento di Storia, archeologia e storia dell’arte della Cattolica in collaborazione con la Soprintendenza archeologia della Lombardia e con il contributo del Politecnico di Milano che si è occupato del rilievo fotogrammetrico e al laser scanner, di progettazione di restauri e coperture di aree archeologiche.

Gli interventi hanno interessato un’area nei pressi del settore residenziale della villa e un’area nelle vicinanze degli impianti produttivi caratterizzati dalla presenza di un granaio e di ambienti dedicati alla conservazione e alla lavorazione dei prodotti agricoli.

A finanziare i lavori con undicimila euro sono stati diversi sponsor, il Comune di Palazzo Pignano e la parrocchia di S. Martino, e i partner di un bando erogato ad hoc a cui hanno partecipato Banca popolare di Crema, Popolare Crema per il territorio, Fondazione Comunitaria per la Provincia di Cremona, Alghisi srl, Sister, Fresenius Medical Care.

Progetto Palazzo Pignano ( KB)