Paolo Ajmone Marsan, professore ordinario di Miglioramento genetico animale e direttore dell’Istituto di Zootecnica e del Centro di Ricerca Nutrigenomica e Proteomica della sede di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore è il nuovo presidente del Comitato scientifico del Ptp-Science Park di Lodi per gli anni 2016-2020.
Accanto a lui, gli altri componenti del Comitato sono Gianluca Vago, rettore e professore di Anatomia Patologica dell’Università degli Studi di Milano; Francesco Loreto, direttore del Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari del Cnr di Roma; Danilo Porro, professore di Chimica e Biotecnologie delle Fermentazioni dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca; John Lewis Williams, professore del Dipartimento di Scienze Animali e Veterinarie dell’Università di Adelaide (Australia) e precedente direttore scientifico della struttura.
«È Una nomina che si colloca nel solco dell’ottima esperienza di collaborazione scientifica che la nostra facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali ha sviluppato in questi anni con il Parco Scientifico tecnologico, attraverso progetti di ricerca nazionali ed europei» afferma il professor Ajmone, che ha fatto della curiosità e dell’interesse per settori e aree diverse della conoscenza una delle cifre caratteristiche del suo lavoro scientifico. «Il principale compito a cui sarò chiamato, insieme agli altri membri del Comitato, è quello di dare nel prossimo quadriennio un indirizzo scientifico alla ricerca e allo sviluppo del Parco».
«Punteremo a mantenere e approfondire i valori di un centro interamente dedicato all’innovazione e alla ricerca nel campo delle scienze della vita e della bioeconomia» aggiunge. Un ruolo, quello a cui è chiamato il professor Ajmone, che ben si coniuga con la propensione dell’Università Cattolica di mettere in rete conoscenze ed esperienze per favorire lo sviluppo e l’innovazione: «Ciò a cui aspiriamo costantemente come ricercatori della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali della Cattolica, è quello di operare per una ricerca utile, sostenibile e innovativa».