Sono abbastanza competenti in materia di affettività e sessualità e curiosi e precoci nella vita sessuale, che valutano come una componente importante e un completamento della relazione. È il profilo degli adolescenti di oggi secondo un lungo lavoro di studio condotto dalla psicologa dell’adolescenza dell’Università Cattolica Emanuela Confalonieri con la collaborazione di Maria Giulia Olivari (qui a fianco).
«Da diversi anni ci stiamo occupando di relazioni affettive in adolescenza» afferma l’autrice della ricerca “Adolescenti, relazioni sentimentali e sessualità”. «Il nostro obiettivo è di comprendere in profondità il tema sia da un punto di vista quantitativo (quanti adolescenti hanno relazioni romantiche e quale durata hanno, quanti sono anche attivi sessualmente…), sia da un punto di vista qualitativo (quali significati gli adolescenti attribuiscono al loro stare insieme, quali fatiche e difficoltà incontrano, con quali interlocutori si confrontano). Alle competenze che gli adolescenti raccontano, però, si uniscono paure, dubbi perplessità e si manifestano le differenze fra i maschi e le femmine: più pragmatici e concreti i primi, più riflessive e romantiche le seconde».
Sembra che si tratti dunque di un tema che, pur non essendo il principale argomento di riflessione e conversazione, i ragazzi vivono molto nel loro quotidiano e di cui parlano volentieri, sempre alla ricerca di confronto e conferma su ciò che stanno vivendo.
Le motivazioni relative all’importanza di avere una relazione affettiva e sessuale sono piuttosto articolate. Dalle ricerche emergono un desiderio di sostegno nel proprio percorso di crescita, il desiderio affettivo, il riconoscimento da parte dei pari e anche una chiara distinzione tra una relazione seria e una occasionale nel vivere la sessualità.
In molti casi la relazione affettiva non è una necessità durante l’adolescenza, un periodo della vita ancora all’insegna del divertimento e dell’esplorazione. «Alla fine comunque alla nostra età bisogna divertirsi, perché se non lo fai adesso non lo fai più…», «Secondo me è importante se provi dei sentimenti per una persona, però non c’è la necessità di dire che devo avere un ragazzo perché alla mia età devo per forza fare certe cose…». Così si esprimono alcuni degli adolescenti intervistati che dichiarano di essere completamente autonomi nelle loro decisioni affettive, e di non essere influenzati da nessuno, né dagli amici né dai genitori.
Informano gli amici intimi per avere un supporto e i genitori “per necessità” alla ricerca di una garantita libertà. «Magari ascolto le amiche ma sono comunque fuori dalla storia quindi magari mi possono dire è simpatico, è antipatico, non mi piace o cose del genere ma la vedono comunque da fuori”, «Dipende, tanti aspetti li condivido con le amiche e altri con la mamma oppure direttamente con il mio ragazzo per condividere con lui».
Rispetto alla contraccezione, dalla ricerca quantitativa emerge che ne fa uso il 43,3% dei maschi e il 56,7% delle femmine. Utilizza il preservativo l’87% degli adolescenti e la pillola il 9,9%. Mediamente i primi hanno 16 anni, le seconde 17. In generale i ragazzi sembrano essere ben informati sull’argomento e consapevoli, conoscono i rischi e le conseguenze connesse a un comportamento sessuale a rischio. Alcuni sono invece ancora poco informati, vivono i rapporti mettendo a rischio la propria salute e quella del partner.