Il Centro Universitario Teatrale - CUT “La Stanza”, in continuità con il progetto pluriennale iniziato nel 2008 con il lavoro di approfondimento sul tema della Maschera, propone nell’ambito della Rassegna di Commedia dell’Arte – X ed. FUORI E DENTRO IL TEMPO - Giullari e Alichini castigant ridendo morea.

Gli eventi che caratterizzano questa seconda parte mirano a valorizzare le peculiarità storico-artistiche del Castello di Brescia e dintorni, a suscitare la curiosità di chi passa senza più “vedere”, a favorire momenti di aggregazione e di coinvolgimento attivo dei cittadini attraverso espressioni artistiche quali il teatro, il mimo, l’esposizione di Maschere tradizionali e anche d’avanguardia.

Attraverso tecniche di narrazione corporea e vocale, workshpo, l’uso della maschera intesa come sintesi e simbolo comunicativo della personalità umana, gli artisti guideranno il pubblico lungo gli itinerari, in teatro, in città, in Castello, mentre spettacoli, incontri e mostra di maschere saranno seguiti da approfondimenti culturali da parte di esperti.

Negli Uccelli, una commedia di Aristofane andata in scena ad Atene nel 414 a.C., vengono rappresentate le fasi che portano all'instaurarsi del potere politico. Pisetero, fuggito da Atene con il suo compagno Evelpide per evadere dall'oppressione dei processi giudiziari e delle tasse, convince con promesse di un luminoso futuro l'ingenua stirpe degli uccelli, che fino ad allora viveva in un regime di democratica condivisione dei beni, a fondare - letteralmente tra le nuvole - una nuova città ideale, Cuculandia. Di questa egli assumerà pian piano il comando assoluto, mentre Cuculandia diventerà sempre più simile alle oppressive città terrene. Mediante l'allegoria della fondazione di una nuova città, il sistema del potere viene colto nel suo formarsi e smascherato nei suoi meccanismi genetici.

Politicus circus è invece una farsa veridica fra gioco di potere e democrazia: un villaggio, un uomo politico e l'avvenire di un popolo sospeso ad un filo, mentre Storia di donne si interroga, con poesia e divertimento, sul posto della donna nella nostra società e la sua evoluzione. Il personaggio di Lucy, che vive in una società dove contano bellezza, successo e glamour, è presa in una corsa folle verso la perfezione. Diretti e interpretati da Florencia Avila, artista argentina, mima, regista e pedagoga con una carriera internazionale, che presenta per la prima volta in Italia due performance di mimo, in cui il corpo diventa poesia. 

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito.