“NAFASCO è un progetto ambizioso che poggia su basi solide e concrete” ha dichiarato la dr.ssa La Porta, che introduce così il progetto vincitore di Dr. Startupper 2016 che nei giorni scorsi ha assegnato i premi ai giovani laureati decisi ad avviare la propria startup.
Del team che sta dando vita al progetto fanno parte il dottorando Agrisystem dell’Università Cattolica, l’agronomo burundese, Valence Ndayisenga, Beatrice La Porta anch’essa dottoranda Agrisystem e giurista specializzata di Diritto alimentare, e Guglielmo Dragotta, economista ora iscritto a un master in risorse umane.
“Il nostro obiettivo è sconfiggere la malnutrizione che affligge il 58% della popolazione del Burundi attraverso l'uso consapevole di una delle risorse naturali che il nostro pianeta ci offre, l'albero della moringa, e a un coinvolgimento diretto delle famiglie locali.”
“Pace, lavoro e benessere sono le parole chiave della nostra mission: la base su cui stiamo iniziando a creare un percorso condiviso e sostenibile. Si tratta poi di un modello replicabile che potrebbe essere riproposto anche in altri Paesi dell'Africa che lottano quotidianamente con problemi simili a quelli del Burundi. Il cammino è arduo ma con il sostegno di tutti e compiendo tanti piccoli passi si puó andare molto lontano."
“Il progetto NAFASCO è stato premiato all’unanimità dalla giuria di Dr. Startupper, formata da esperti aziendali e investitori nel campo delle start-up, classificandosi primo tra 10 diversi progetti di start up promossi da studenti delle varie sedi del nostro Ateneo. È stato scelto non solo per il suo valore sociale, ma anche perché si tratta di un progetto imprenditoriale completo e ben strutturato” spiega il professor Fabio Antoldi, direttore scientifico di Dr. Startupper, il programma dell’Università Cattolica per promuovere la nuova imprenditorialità.
Giunto alla sua terza edizione, la Dr. Startupper Competition ha visto quest’anno la partecipazione di ben 43 team che hanno presentato una loro idea d'impresa. Di questi, 25 sono stati selezionati per un percorso di formazione e accompagnamento allo sviluppo delle loro idee e, dopo un’ ulteriore selezione, 10 di loro hanno presentato il loro progetto a una giuria di investitori presso la Camera di commercio di Milano.
“Lo sviluppo di questo progetto imprenditoriale è la conferma che la Scuola di Dottorato Agrisystem, con la sua trasversalità, è un luogo di contaminazione ed incontro di professionalità diverse e che può essere non solo ‘territorio’ di ricerca, ma anche culla di nuove imprese" ha dichiarato il professor Marco Trevisan, Direttore dell’Istituto di Chimica agraria e ambientale e Coordinatore Scuola di Dottorato Agrisystem.
L’idea nasce dal sogno di Valence Ndayisenga di sconfiggere la malnutrizione e la povertà che affliggono il proprio Paese portando avanti un progetto di coltivazione sostenibile dell’albero della Moringa.
La Moringa Oleifera, una pianta chiamata “l’albero dei miracoli” o “l’albero della vita” perché le sue foglie, i semi, le radici, il tronco e la resina sono ottimi strumenti per il miglioramento delle condizioni nutritive degli abitanti. L’alta presenza di sali minerali, soprattutto ferro e calcio, proteine e vitamine rendono questa pianta un importantissimo integratore alimentare per le popolazioni più disagiate e a rischio.