L’Alternanza Scuola-Lavoro, ora in fase di ridefinizione a livello normativo, ha ancora un suo valore. Parola del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti, che ha inviato un messaggio in occasione della lezione inaugurale del corso di formazione storico-culturale, antropologico e ambientale sui siti Unesco in Lombardia. «Quello che avviate oggi – afferma - è veramente un “percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento”. Mette in connessione scuole e territorio, mostra agli alunni lo stretto legame che c’è tra di loro. È così che vogliamo che sia da ora in poi l’Alternanza Scuola-Lavoro». 

Il corso, con il coordinamento scientifico del professor Gabriele Archetti della facoltà di Scienze della formazione, intende coniugare per varie aree tematiche le esigenze dell’istruzione curricolare con i contenuti educativi dell’Alternanza Scuola-Lavoro nei patrimoni Unesco lombardi. Con i suoi siti, infatti, la Lombardia è la regione italiana col più alto numero di monumenti patrimonio dell’umanità. 

L’attività di formazione della facoltà è rivolta in prima battuta ai docenti delle scuole e alle guide turistiche. Poi i docenti potranno utilizzare la formazione ricevuta per qualificare le lezioni curricolari sui temi proposti nell’ambito dei progetti di Alternanza Scuola-Lavoro “dove apprendono le regole del talento e del metodo”, come ha spiegato Delia Campanelli, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia.

Il progetto, promosso dalla collaborazione tra Università Cattolica, Regione Lombardia e Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, ha visto coinvolte anche le guide turistiche di ConfGuide (Confcommercio) con la presenza di Valeria Gerli, presidente dell’Associazione guide turistiche italiane, che ha evidenziato i casi in cui la cultura diventa volano per l’economia. 

Alla lezione inaugurale sono intervenuti i rappresentanti istituzionali degli enti coinvolti: Francesca Brianza, vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Luigi Pati, preside della Facoltà di Scienze della formazione, Pietro Cafaro, direttore del Dipartimento di Storia moderna e contemporanea dell’Università Cattolica, e Luca Rinaldi, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio.