«Alimentare un dialogo costante e costruttivo tra i diversi atenei, tra i quali la Cattolica è certamente una delle top nel mondo». Queste le parole di Isabel Capeloa Gil, rettore della Universidade Católica Portuguesa in visita speciale ieri all’Università Cattolica. La presidente della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche, infatti, ha incontrato il rettore Franco Anelli in occasione dell’ingresso dell’ateneo di largo Gemelli nel neo-nato Comitato per la Trasformazione dell’alta formazione cattolica, interno della FIUC.

«La mission del Comitato strategico è quella di offrire una voce forte e unificata sul ruolo e il contributo della ricerca e dell’alta formazione, un contributo condiviso, tenendo conto dei cambiamenti del mondo del lavoro - ha affermato la professoressa -. Per fare questo abbiamo la necessità di riunire le eccellenze accademiche che consolidino i valori che plasmano l’alta formazione di ispirazione cattolica. Il Comitato strategico coinvolge otto tra le circa duecento università cattoliche nel mondo aderenti alla FIUC per offrire - ha continuato la Gil». 

Una posizione condivisa dal rettore che è appena entrato a far parte del Comitato strategico e che ha commentato: «Il Comitato strategico è un’idea nata tre anni fa, volta a promuovere il ruolo delle università cattoliche rinnovandone sia le modalità di azione sia gli obiettivi.  Nel contesto attuale è importante porre l’accento sulla ricerca senza abbandonare la tradizionale vocazione delle università continentali, e in particolare di quelle cattoliche, all’educazione. Il baricentro dell’attenzione del mondo universitario si sposta sui risultati di ricerca e per fare ricerca in modo efficace è necessario avere consistenza economica, tradizioni culturali e relazioni.

Così, stiamo pensando a una trama di rapporti rafforzati tra le università cattoliche che possono già contare su una significativa attività di ricerca». Una rete che servirà anche a offrire nuove opportunità per gli studenti. «Se in Europa sono già attive molte convenzioni e relazioni interuniversitarie attraverso programmi come l’Erasmus, questo network potrà essere utile a promuovere quelle oltre oceano».

Le Università cattoliche possono portare ai giovani un importante valore aggiunto. «Il loro ruolo non è solo quello di formare professionisti e di fornire skills tecniche ma soprattutto quello fondamentale di formare la persona secondo i valori della collaborazione e del rispetto nei confronti di tutti, anche di coloro che la pensano diversamente». 

Il prossimo incontro del Comitato che stabilirà i futuri obiettivi sarà il 28 giugno a Lisbona e in rappresentanza dell’Università Cattolica parteciperà il professor Pier Sandro Cocconcelli, delegato al coordinamento dei progetti di internazionalizzazione dell’ateneo. Nel 2020 è previsto poi un incontro della FIUC con le Nazioni Unite.