Una facoltà fluida. Così il rettore Franco Anelli ha descritto Scienze politiche e sociali dando il benvenuto agli Alumni, la rete sociale e professionale che l'Ateneo sta tessendo. A incontrare i laureati della facoltà lo scorso 13 maggio, oltre al rettore e al preside Guido Merzoni, sei affermati professionisti di altrettante generazioni, tutti passati nei chiostri di largo Gemelli nell'arco di quasi mezzo secolo di vita accademica. 

Manager di organizzazioni complesse specializzati nella gestione di risorse umane e processi innovativi come Cesare Baroni, Vice President Finance & Supply Chain in IBM, e Daniele Sacco, Group HR and Organisation Director del Gruppo Mondadori. Due giovani donne in carriera in ambito marketing e comunicazione quali Lidia Terlicher, People Development & Business partner presso Havas Media Group, e Giuditta Villa, Business and Corporate Communication Director in Ayming. E ancora: Marco Lucchin, specialista in lobbying e consulente di investimenti tra Ispromedia ed Eurasiatx, e Luciano Ghelfi, giornalista del TG2.

Il tavolo con i relatori della réunion di Scienze politiche

«Personalmente mi mancava non avere un network di Alumni della mia università» afferma Daniele Sacco. «In questi anni mi hanno sempre accompagnato gli insegnamenti appresi in facoltà di rigore e regolarità: posso dire di aver compreso le regolarità nel comportamento umano e questo ho cercato di perseguire nel mio lavoro in ambito HR. Il bagaglio culturale e metodologico imparato in Cattolica mi ha aiutato tantissimo. I maestri che ci hanno accompagnato inoltre ci hanno insegnato la curiosità e ad apprendere instancabilmente».

Gli fa eco Cesare Baroni: «Siate orgogliosi di essere laureati in Scienze politiche e sociali» ha detto rivolto agli Alumni presenti in aula Pio XI. «Ci ha dato un metodo che ancora oggi io sto applicando nelle dinamiche aziendali. Mi ha aperto la mente e mi ha dato un respiro internazionale. Mi ha insegnato a lavorare in team, ho imparato la cooperation».

Dello stesso tenore le parole di Marco Lucchin: «La Cattolica mi ha dato approccio omnicomprensivo ed elasticità e velocità nel rispondere alle esigenze professionali. Fare rete è fondamentale, soprattutto in uno scenario internazionale, anche perché l’affidabilità tra persone è tutto e parte proprio dal networking».

Lo spirito di non fermarsi e di sperimentare sempre è stato sottolineato da Lidia Terlicher. «Quando mi hanno scelta per il mio nuovo incarico - ha detto Giuditta Villa - è stato anche per le mie competenze soft, in particolare la capacità di ascoltare e di trasformare le idee in realtà. E questo l’ho appreso in Università Cattolica».

A Luciano Ghelfi il compito di raccogliere la riconoscenza di tutti gli alumni verso la facoltà di Scienze politiche e sociali. «Sono felice, orgoglioso e riconoscente per essere stato scelto per moderare questo evento. Qui ho cominciato e questo bagaglio ho portato nella mia professione di giornalista. Questa nostra esperienza è stata fondamentale e costituisce il mio baule».

«Non basta la rete professionale per creare il network degli Alumni ma dobbiamo riscoprire il grande filo rosso che lega ognuno di noi a questa università» ha detto in chiusura il direttore di sede dell’Ateneo Mario Gatti, anche lui laureato della facoltà. «L’appartenenza a questa università - ha concluso - è data da quei valori comuni che ci legano ancora tutti, dalla riscoperta del che cosa e del come ci sentiamo parte di una comunità universitaria».