Maria Feola ed Elena Zani, studentesse delle facoltà di Scienze linguistiche, sono state selezionate tra i 50 studenti migliori, su 3050 partecipanti da 107 università in 43 stati di tutto il mondo, per partecipare al symposium finale del progetto  X Culture che si è tenuto a Savannah (Georgia, USA) dal 12 al 14 novembre 2015. Tale simposio è stato organizzato dall’AIB-SE (Academy of International Business, Southeast USA Chapter) e dall’università di Savannah (Savannah State University) in collaborazione con il progetto X-Culture. Il progetto nasce nel 2010 grazie al dottor Vas Taras che ha creato  una partnership con docenti di altre nazioni. I loro studenti in questo modo  sarebbero stati inseriti in gruppi virtuali per lavorare insieme ad un progetto di marketing internazionale.

Le due studentesse hanno partecipato a questa iniziativa  nell’ambito del corso di marketing della facoltà di Scienze Linguistiche, tenuto da Loretta Battaglia, docente nelle sedi di Brescia e Milano.  «Il progetto consisteva nella stesura di un business plan costituito da diversi paragrafi raccontano -Maria e Elena; ogni paragrafo doveva essere analizzato attraverso specifiche direttive settimanali, che venivano verificate tramite un questionario on-line. Nello stesso questionario, ad ogni studente veniva chiesto di dare una valutazione sui propri compagni di gruppo in merito a determinati parametri. Nuovamente, ai primi di ottobre, i 50 studenti sono stati suddivisi in gruppi virtuali al fine di redigere un nuovo piano marketing che, a differenza della volta precedente, era riferito ad un’unica azienda, nonché sponsor del symposium: JCB Machines. La deadline coincideva con il giorno 13 novembre 2015, perciò abbiamo potuto lavorare non solo per via virtuale, ma anche, e finalmente, dal vivo con i rispettivi compagni di gruppo. Il giorno seguente, durante la cena di gala sulla crociera lungo il fiume Savannah, sono stati annunciati i vincitori della sfida, che secondo il top management della JCB hanno presentato il progetto migliore».

«Siamo fiere di questo  traguardo - concludono le studentesse - anche perché abbiamo avuto modo di interagire con culture molto lontane dalla nostra e di collaborare con figure altamente competenti e molto preparate. Dal punto di vista puramente umano, è stata un’esperienza divertentissima anche grazie alle amicizie che abbiamo stretto, nonostante il poco tempo a disposizione e, proprio per questo e per l’esperienza acquisita, consigliamo vivamente di partecipare al progetto X-Culture».