Rivisitato e arricchito sia nella veste grafica che nei contenuti e nelle metodologie, l’Archivio della generatività sociale, in collaborazione con l’Università Cattolica, si trasforma in un nuovo sito. Frutto del lavoro di indagine del Centro di Ricerca Arc - Centre for the Anthropology of Religion and Cultural Change, diretto dal professor Mauro Magatti, l’Archivio contribuisce alla identificazione, analisi, narrazione e connessione in rete di realtà organizzate connotate dal carattere della “generatività”. 

La costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare e di una redazione, in collaborazione con l’Istituto Sturzo e il Gruppo editoriale Vita, ha permesso, infatti, di identificare e raccogliere – a partire dal 2010 – un centinaio di storie di generatività sociale sparse su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di far emergere e mettere in rete soggetti, luoghi e pratiche presenti nella società italiana che, dando vita a nuove forme di mediazione tra individuo e collettività, cambiamento e permanenza, locale e globale, sostengono lo sviluppo economico e sociale, generando valore e coniugando genialità e generosità.

Le storie sono raccolte secondo un format narrativo multimediale, raccontate e approfondite al sito www.generativita.it.

Ma che cosa si intende con questa espressione? Un gruppo di amici che di fronte a un bisogno o a un'emergenza sociale decide di riunirsi in un'associazione, dotandosi delle risorse strumentali e delle capacità umane e professionali utili per organizzare una risposta efficace e innovativa. Un imprenditore che ama la propria attività, non come un mezzo per far soldi, ma come un modo per realizzare qualcosa di bello, che lo appassiona di cui è orgoglioso; che coinvolge altri nella sua impresa, promuovendone le capacità, stimolandone la creatività e risvegliandone la responsabilità e l'iniziativa. Cittadini che si mettono insieme per salvaguardare e promuovere il proprio territorio, finendo per creare nuove occasioni di crescita per i più giovani. 

«Sono solo alcuni esempi di che cosa è la generatività sociale» spiega il professor Magatti: «un paradigma per andare oltre la società dei consumi e le sue contraddizioni, nella consapevolezza che una nuova prosperità potrà essere raggiunta solo cambiando la relazione tra il desiderio che anima la vita di ciascuno e l'organizzazione sociale, economica e istituzionale che ci circonda».

«La generatività sociale - prosegue il direttore del Centro di ricerca Arc - è un modo per esercitare creativamente la libertà, portando il proprio originale contributo, insieme ad altri, al mondo e alla vita. Una via per andare al di là delle passioni tristi della società consumerista». 

L’Archivio delle generatività, che raccoglie storie generative, è al servizio di questo dinamismo sociale. «Un movimento già in atto, multiforme e diffuso, capace di produrre valore per molti, che l'Archivio vuole raccontare, capire, diffondere, rafforzare, come via concretissima per uscire dalla crisi» prosegue il professor Magatti. 

Il direttore di Arc lo descrive come un insieme di «storie di imprese, associazioni e istituzioni che vivono creativamente il tempo lungo delle generazioni, che sanno lasciar andare anziché trattenere e difendere, e autorizzare altri dopo averli accompagnati alla maturità dell'essere e del fare». 

«Mettendo in rete, come modo per condividere e camminare insieme, l'Archivio ci dice che nessuna storia in sé è conclusa ed esaurisce il modello, bensì che ogni racconto è prezioso, unico e insostituibile per restituirci ciò che siamo o che potremo essere. In questo modo - conclude Magatti - l'Archivio della generatività sociale è uno strumento per creare comunità narrando. Per mobilitare energie e moltiplicare le iniziative generative, ma anche per capirne la logica profonda e immaginare, anche insieme a chi ci ha preceduto e per chi verrà dopo di noi, un futuro oltre la crisi».