La mostra I LOVE # MEME, ideata e realizzata allʼinterno del laboratorio di “Organizzazione degli Eventi Espositivi”, consiste in una raccolta di meme creati da alcuni studenti del corso di laurea STArS (Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo), coordinati dal Prof. Fabio Paris.

I “MEME” sono il tema principale della mostra, reinterpretati in chiave personale da parte di ogni allievo, il quale è stato coinvolto a lavorare non solo nellʼorganizzazione della mostra, ma anche nella creazione delle immagini. Le allieve che si sono cimentate nella realizzazione di questa sono: Marta Albertinelli, Anna Aliprandi, Chiara Bartolini, Giorgia Carella, Bianca Citaristi, Maria Rita Dedè, Alice Giovannini, Matilde Grossi e Laura Reggiani.

Il termine deriva dalla parola greca mímēma che significa imitare, nati con lʼintento di divertire gli utenti, tuttavia possono anche essere utilizzati per garantire ad un concetto un maggiore impatto emotivo.

Il linguaggio è spopolato in rete e nei Social Network nel primo decennio del ventunesimo secolo, grazie alla sua comprensione immediata e intuitiva diventa fin da subito un linguaggio comune per comunicare tramite immagini che si riconoscono grazie alla loro caratteristica impostazione. I meme vengono realizzati tramite lʼaggiunta ad immagini preesistenti di scritte spesso ironiche con il tipico font: Impact. Tutti possono cimentarsi nella creazione di meme, la cosa che attrae i millennial è quindi spostarsi dalla solita posizione di fruitore di immagini e diventare produttore stesso per poi avviare la loro circolazione caricandole sulle piattaforme social più utilizzate

I meme esposti in mostra sarnno presentati secondo un allestimento in stile Wall of Meme.

Lʼorganizzazione di questa mostra si è rivelata per gli allievi unʼesperienza formativa nel campo dellʼorganizzazione di un evento espositivo, reso possibile da un lavoro di gruppo in cui ogni membro ha contribuito in modo diretto e professionale alla realizzazione fin dalla sua ideazione.
Lo scopo è quello di stimolare la conoscenza di una tecnica estremamente attuale, facilitando lo sviluppo di un linguaggio contemporaneo e giovane a un ampio pubblico.