WeCare. Dai un calcio all’indifferenza: è il tema della giornata di promozione dei valori dell’inclusione sociale e dello sport promossa sabato 5 maggio alla SportHouse della sede romana dell’Università Cattolica, per iniziativa del Consiglio Organizzativo Intercollegiale (Coi) con il supporto tecnico e logistico di Educatt.

L’iniziativa, promossa dal Coi e con la partecipazione del Csi Roma, della Comunità di Sant’Egidio e della cooperativa sociale Eureka I Onlus si pone l’obiettivo virtuoso di abbattere le barriere e i muri immaginari che ancora oggi dividono la società: la paura del diverso, la diffidenza verso ciò che non conosciamo e la mancanza di empatia che ci impedisce di entrare in connessione con l’altro. Attraverso un linguaggio universale come quello sportivo, WeCare vuole costruire un ponte di gesti e condivisione che aiuti i soggetti più deboli a non sentirsi invisibili.

La giornata alternerà gli interventi degli ospiti a momenti di gioco e sport; la manifestazione verrà inaugurata alle 10.30 con una tavola rotonda sul tema dell’inclusione sociale alla quale prenderanno parte Gabriella Richichi (volontaria della Comunità di Sant’Egidio), Renato Miccio (presidente della Cooperativa Sociale Eureka I Onlus), don Paolo Morocutti (docente di Teologia e assistente pastorale dell’Università Cattolica, Roma) e Daniele Pasquini (presidente provinciale del Csi Roma). Moderatrice dell’iniziativa sarà Daniela Lo Tenero, psicologa e collaboratrice del Servizio di Consulenza Psicologica di Educatt.

Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, seguirà un triangolare di calcio a 11 tra Coi Team, Sant’Egidio Peacers e Frs Sporting United, per suggellare attraverso lo sport l’impegno a sentirsi parte di un’unica grande squadra.

Grazie al cammino di promozione – cominciato a febbraio dello scorso anno con l’inaugurazione del servizio di Educatt Sport InCampus – di uno sport non competitivo come valore fondante di una società equa, la sede di Roma dell’Università Cattolica è il punto di partenza ideale per un viaggio che attraverso la veicolazione di un messaggio positivo e partecipativo vuole coinvolgere tutta la popolazione universitaria.