Dopo il liceo linguistico Gaia Sardagna voleva continuare a sfruttare le lingue studiate: per questo ha deciso di iscriversi al Double degree della sede di Piacenza dell’Università Cattolica: «Questo percorso mi ha permesso di studiare due anni di Economia aziendale in Italia e di partire per gli Stati Uniti per i successivi due anni, dove ho potuto immergermi completamente nella cultura americana». Oltre che di guadagnarsi un posto in Luxottica prima ancora di terminare l’università.

Mentre si trovava oltreoceano, Gaia decide di lavorare un anno e mezzo part-time alla North Carolina State University, seguendo progetti e collaborando con manager e ingegneri del dipartimento IT. Al rientro in Italia, prima di terminare gli esami della laurea magistrale in Gestione d’azienda in Cattolica, viene assunta in Luxottica per uno stage della durata di sei mesi a Milano, a stretto contatto con i fornitori del settore Afa (apparel, footwear, accessories). 

Un’esperienza preziosa per vedere il mondo con gli occhi giusti. «Questi primi mesi in azienda sono stati molto formativi e mi hanno permesso di entrare a contatto con l’enorme mondo di Luxottica. Dopo lo stage, ho deciso di trasferirmi nella sede di Agordo e accettare una posizione di apprendistato lavorando nelle Operations Npi (nuovi prodotti) dell’occhialeria, mentre scrivevo la tesi di laurea. Oggi faccio ancora parte del team e ho assunto da ormai sei mesi anche il ruolo di assistente per il direttore Mondo Supply Chain. Ad aprile 2020 sono stata assunta a tempo indeterminato. Il mio lavoro mi offre la possibilità di relazionarmi con molti enti interni ed esterni all’azienda; dalla produzione e ingegneria dei vari stabilimenti nel mondo (Italia, Cina, Usa, Brasile) alla logistica internazionale, riuscendo così a inserirmi in molte fasi del processo produttivo e distributivo». 

Quali skills maturate grazie al Double degree ritieni siano state centrali per lo sviluppo della tua carriera? «In primis lo spirito di adattamento. Vivere in un contesto diverso da quello italiano, mi ha permesso di vedere un’altra realtà e mi ha forzatamente innestato un’elasticità e uno spirito di ambientazione importanti. Il metodo accademico americano è molto differente da quello italiano e frequentando due anni un’altra università, mi sono dovuta adattare vivendo e imparando da un’altra cultura. È un aspetto molto importante: quotidianamente mi vengono imposte nuove sfide lavorative e adattarsi a nuove problematiche ti permette di affrontare ogni ostacolo con un occhio critico. Non solo, ma avendo viaggiato e vissuto all’estero, ho sviluppato una sensibilità culturale che mi aiuta sul lavoro; ho molti colleghi americani e cinesi con cui mi interfaccio quotidianamente ed essere sensibili alle differenze culturali mi permette di instaurare un buon rapporto professionale».

E lavorare in università durante il periodo di studi americano è un’esperienza che rifaresti? «Lavorare per un anno e mezzo frequentando allo stesso tempo l’università, mi ha permesso di sviluppare competenze in termini di time-management e gestione delle priorità. Non avere molto tempo libero mi ha resa più consapevole del tempo, imponendomi di incastrare tutti gli impegni lavorativi e accademici in maniera “smart”. Questa competenza si è rivelata fondamentale nel lavoro: una visione globale delle criticità e la comprensione di priorità e urgenze da affrontare, specialmente per quanto riguarda il mio ruolo di assistente, sono skills strategiche. E poi c’è il lavoro in team: la possibilità di sperimentarlo nel mondo accademico pone le basi per imparare ad interagire con altri colleghi, risolvere problematiche e sfruttare capacità di brainstorming». 

Lavori per un'azienda italiana che è leader mondiale delle montature per occhiali, portavoce del made in Italy nei cinque continenti. Quali sono le sfide professionali che ti poni per il tuo futuro? «Lavorare per Luxottica è un onore e un grande privilegio. Ogni giorno ho la possibilità di avere contatti con molte realtà diverse, sia culturalmente che professionalmente. Con il mio lavoro riesco a conoscere molte fasi del processo di sviluppo e produzione di un occhiale; il design, l’aspetto ingegneristico e tecnico, le fasi industrializzazione, la distribuzione del prodotto nel mondo, i concept di marketing e la gestione e tempistiche dei lanci sul mercato. Prima di lavorare per Luxottica non avevo idea di quante persone fossero necessarie per creare un occhiale; ogni giorno rimango affascinata a vedere quanto lavoro e sviluppo ci sia per la produzione di un oggetto di uso così comune. Per il futuro sono impaziente di sfruttare ogni opportunità che mi viene presentata, imparando da professionisti del settore che sono i migliori al mondo. Spero che il mio contributo possa essere riconosciuto e apprezzato e che il mio lavoro mi porti ad ampliare le mie conoscenze ed il mio network professionale». 

Nei tuoi anni universitari hai avuto modo di entrare in contatto con i servizi offerti dallo Stage e placement, e in che modo? «Per partecipare al progetto del Double Degree durante il mio percorso di laurea triennale era richiesto di effettuare uno stage. L’ufficio Stage e Placement è stato importante per la stesura del mio curriculum; prima di allora infatti non avevo mai cercato un lavoro che si basasse al mio percorso di studi: avevo, infatti, già fatto dei lavoretti durante l’estate ma mai in un ufficio che mi permettesse di applicare concetti accademici al mondo del lavoro. L’ufficio stage ha organizzato alcuni corsi per supportare gli studenti con la stesura corretta del Cv e della lettera motivazionale. Il processo di selezione al quale sono stata sottoposta per poter entrare in Luxottica si componeva di diverse parti: colloquio via Skype in inglese, colloqui individuali con il personale delle risorse umane e manager e una giornata intera di colloqui di gruppo. Grazie alle nozioni imparate in Cattolica, sono riuscita ad affrontare tutte le fasi di selezione con successo». 

Che consiglio daresti a un giovane che sta per scegliere l'università? «Uno dei più grandi consigli che posso dare è di iscriversi a un’università che offra la possibilità di studiare all’estero. Non solo queste esperienze permettono di imparare una lingua, ma ti insegnano ad adattarti a nuovi contesti, imparare ad apprezzare le differenze culturali e realtà lavorative e ad affrontare i problemi con una nuova prospettiva. Un percorso come il Double Degree, ti offre in più la possibilità di conseguire tre titoli di studio, due lauree e un master, e questo equivale a maggiori opportunità lavorative per il futuro. Consiglio anche di scegliere un percorso di studi e facoltà che permetta di svolgere stage formativi; questi sono basilari per la preparazione al mondo del lavoro. Permettono allo studente di non solo farsi un’idea su un ipotetico futuro professionale in quel campo, ma soprattutto conoscere le proprie attitudini e preferenze per la propria carriera».