Brescia

Nasce l’Archivio sul Vicino Oriente antico

È stato allestito nella sede di Brescia con la biblioteca personale di monsignor Francesco Vattioni, alla cui memoria è dedicato. La figura e l’opera scientifica dell’orientalista saranno ricordate giovedì 10 marzo a 20 anni dalla scomparsa
Nasce l’Archivio sul Vicino Oriente antico

La ricorrenza del ventesimo anniversario della scomparsa di monsignor Francesco Vattioni, studioso di origini bresciane, che svolse la maggior parte della sua attività accademica all’Università di Napoli «L’Orientale», offre agli amici e ai colleghi del Dipartimento di Scienze storiche e filologiche della sede bresciana dell'Università Cattolica l'occasione di rievocarne la figura e l’opera scientifica. Orientalista di fama internazionale, Vattioni si dedicò anzitutto alla filologia della Bibbia ebraica, estendendo progressivamente i suoi interessi di ricerca alla semitistica, in particolare all’epigrafia, alle lingue e alle religioni del Vicino Oriente antico. In effetti, ottenuta la libera docenza in Filologia biblica (1967), egli la esercitò per alcuni anni (1968-1973) come docente di Ebraico presso l’Università di Roma «La Sapienza», succedendo in seguito a Giovanni Garbini come affidatario della cattedra di Semitistica (poi Filologia semitica) all’Orientale di Napoli, il prestigioso Istituto Universitario specializzato nel settore degli studi orientalistici, dove fu anche incaricato di Lingua e letteratura ebraica biblica e medievale (1977). Vinto il concorso universitario (1977) nell’ateneo napoletano, Vattioni vi divenne professore straordinario nel settore scientifico disciplinare «L14C - Ebraico» (1980) e poi ordinario (1983), mantenendone il ruolo fino al pensionamento (1992).

La sua notorietà internazionale è dovuta principalmente all’attività di studioso di epigrafia giudaica e semitica, cioè aramaica antica e siriaca, nabatea e palmirena, e alla sua passione per l’Africa romana, in virtù della quale egli si dedicò con particolare interesse allo studio delle iscrizioni fenicio-puniche. Notevole fu anche l’impegno profuso nell’esame e nella pubblicazione delle iscrizioni ritrovate a Hatra (1981), antica città in rovine della regione irachena della Jazira, delle quali Vattioni effettuò una prima catalogazione generale. Nel contesto della commemorazione il Dipartimento di Scienze storiche filologiche intende altresì esprimere un doveroso ringraziamento all’amministrazione comunale di Orzinuovi e ai familiari di monsignor Vattioni per la preziosa concessione in comodato d’uso – nella forma del prestito gratuito permanente – della biblioteca personale dell’illustre studioso, grazie alla quale è stato possibile allestire un Archivio di fonti bibliografiche e documentarie sul Vicino Oriente antico che sarà intitolato alla sua memoria.

Si tratta di un complesso di circa settecento volumi storico-filologici sulla Bibbia e di vario materiale documentario, costituito perlopiù da note e appunti inerenti all’epigrafia e alle lingue semitiche. Trattandosi di un fondo librario molto specialistico, riservato primariamente a studiosi e ricercatori, la nuova collocazione ne potrà certamente valorizzare l’aspetto qualitativo ai fini di una più ampia fruizione da parte della comunità scientifica, oltre che per un potenziamento di questo settore di studi presso la sede bresciana della Cattolica, secondo gli intendimenti del Dipartimento.

* direttore scientifico Biblioteca  di studi storico-filologici  sulla Bibbia Felice Montagnini

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