In occasione dell’uscita del Messaggio della Presidenza della Conferenza episcopale italiana per la 96ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, “Avvenire” ha intervistato il rettore dell’Ateneo Franco Anelli


di Enrico Lenzi

Entrare nell’Università priva di studenti «fa una certa impressione», ma «i responsabili delle facoltà e dei dipartimenti e il personale amministrativo e tecnico stanno continuando a lavorare come sempre». Anche il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli è nel suo studio in rettorato e segue l’evolversi della situazione. «Proseguire con il blocco della didattica – commenta – aumenta la necessità di interventi sulla programmazione delle nostre lezioni, del calendario, degli esami».

Cosa avete messo in campo per affrontare questo periodo strano e straordinario? «Abbiamo dei corsi che prevedono da sempre anche lezioni online, ma non possiamo pensare di sostituire del tutto, con questa modalità, la lezione tradizionale fatta in aula. Ovviamente siamo in un periodo di emergenza e dobbiamo garantire ai nostri studenti la regolarità degli studi. Ecco perché abbiamo chiesto anzitutto ai docenti che vi sia la massima chiarezza sui programmi di studio e sulla bibliografia annessa, per permettere agli studenti di prepararsi in modo adeguato agli esami, anche in assenza di lezioni».

E sul possibile ricorso alle lezioni online? «Da un punto di vista tecnico siamo in grado di offrire la trasmissione di lezioni, ma non si può parlare di una piena alternativa alla lezione in aula. I nostri presidi stanno lavorando per affrontare l’evolversi della situazione».

Cosa lascerà in eredità questa emergenza? «Gli atenei amplieranno gli strumenti a loro disposizione e anche i professori che non si erano confrontati in modo approfondito con il mondo digitale nella propria docenza potranno sperimentare queste nuove modalità. Ma spero che l’Università torni a essere al più presto quel luogo dove non solo si apprende, ma si svolge anche una socialità, un incontro tra generazioni. Non vedo un futuro in cui la telematica prenda il posto della lezione in classe. Snaturerebbe l’essenza stessa dell’università».

Insomma sarà una Giornata dell’Università Cattolica dal volto strano...«Mi auguro vivamente che per il giorno in cui celebreremo la Giornata, ci si trovi già nella fase di ripresa da questa crisi. E il nostro Ateneo non mancherà di fare la sua parte e di offrire il proprio contributo per un rilancio della città di Milano, della Regione e del Paese intero».

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Nella foto in alto, da sinistra a destra, il rettore Franco Anelli, l'arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini, l'assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore monsignor Claudio Giuliodori