Per ricordare i cinque anni della Laudato si’ e per richiamare l’attenzione del mondo sullo stato sempre più precario della nostra casa comune, l’Alta scuola per l’ambiente (Asa) propone una serie di video riflessioni sull’ecologia integrale.

«Il 24 maggio 2015 Papa Francesco ha firmato la Laudato si’, lettera enciclica che rappresenta un nuovo passo della Dottrina sociale della Chiesa e una road map per costruire società più giuste in grado di custodire la vita umana e tutto il Creato», afferma il direttore Asa Pierluigi Malavasi.  «Essa riassume i migliori frutti della ricerca scientifica su ciò che sta accadendo nel nostro mondo; propone linee di dialogo e azione che coinvolgono ciascuno di noi di fronte alla gravità dei cambiamenti climatici. Fra i poveri e più maltrattati c’è la terra. La Laudato si’ chiede di ricostruire un’alleanza educativa tra le generazioni e i popoli».

Due questioni hanno colpito e segnato il lavoro del teologo don Roberto Mayer quando ha letto la Laudato si’. «La prima è il titolo, un verso di un poema e credo sia la prima volta che un’enciclica trae il suo titolo da una poesia. Una preghiera ma è che anche il più antico componimento poetico in volgare.  Per questo il titolo è universale e intraducibile al modo della poesia, come la musica non si traduce è connessa al suono, al timbro, non è mai semplicemente il suo contenuto. La Laudato si’ è uno dei primi documenti dove entra prepotente la lingua scientifica ma è anche intrecciata con un profondo senso poetico. Ciò vuol dire che occuparsi della terra, significa elaborare una poetica degna dell’uomo. La terra genera le cose più spirituali cioè le parole. La seconda questione che mi ha colpito è il metodo. Si poteva aspettare una grande cosmologia, una visione ordinata del mondo. Nella Laudato si’ non c’è questo, c’è una grande chiamata di tutti alla vita, a stare nella vita, con le sue dinamiche complesse, più che un anelito all’ordine, c’è un senso di generatività».

Sul sito Asa troviamo anche il commento di suor Italina Parente, vice direttore dell'Ufficio per l’impegno sociale della Diocesi di Brescia. «Tutto è connesso è la frase più famosa della Laudato si’. La questione ecologica non è solo una questione ambientale; papa Francesco richiama i diversi livelli da recuperare per l’equilibrio ecologico: quello interiore con se stessi, quello solidali con gli altri, quello naturale con tutti gli esseri viventi e quello spirituale con dio. L’universo è composto da sistemi aperti che entrano in comunicazione e per questo sono possibili forme di relazione e partecipazione. Noi dobbiamo fare e recuperare quelle azioni di cura della nostra casa comune».

Un invito al dialogo, al confronto, è espresso nel video di Caterina Calabria, referente area Ecologia integrale e custodia del creato di Asa. «In questi cinque anni la Laudato Si’ ha sollecitato tante vocazioni all'impegno sociale, pastorale e civile per il bene comune, per la custodia dell'ambiente, per il riconoscimento e la valorizzazione della dignità della persona. Laudato si’ è un cammino, fatto di tante donne e di uomini, di numerosi giovani provenienti da diverse realtà che si interrogano e condividono proposte per migliorare questo mondo, per vivere la fraternità universale, per globalizzare la solidarietà, contro l'indifferenza e la cultura dello scarto. Laudato si’, un programma educativo per l'ecologia integrale.

Ogni settimana un video con il commento di vari esponenti della comunità civile, del mondo economico e accademico, sarà caricato sul sito dell’Alta scuola per l’ambiente per ricordare a tutti noi l’importanza della salvaguardia del creato.