A causa della situazione di emergenza sanitaria legata al Coronavirus e delle limitazioni che la diffusione del contagio ha imposto all’intero Paese, è rinviata la 96ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la tradizionale iniziativa promossa dall’Istituto Giuseppe Toniolo e  prevista per domenica 26 aprile. È quanto si legge in una nota della Presidenza della Conferenza Episcopale italiana, di cui pubblichiamo il testo integrale.


A distanza di poche settimane dalla 96ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore – prevista per domenica 26 aprile 2020 – come Presidenza della CEI abbiamo ritenuto opportuno rinviarne la celebrazione, a seguito dell’emergenza sanitaria e delle limitazioni che ha imposto.

In realtà, proprio questa difficile situazione ci consegna una volta di più l’urgenza di partire dai giovani e investire su di loro per pensare e costruire il futuro. Come Pastori siamo grati all’impegno con cui l’Ateneo dei cattolici italiani sta dando continuità e nuovo vigore ad un progetto che ha saputo aprire la porta del futuro a molte generazioni di giovani, formando personalità e professionisti che sono stati linfa vitale per lo sviluppo del Paese e la vita della Chiesa.

Come, infatti, scrivevamo nel Messaggio per questa Giornata, “la Chiesa e la società italiana si aspettano dall’Università Cattolica che sappia preparare gli uomini e le donne del futuro. Ne abbiamo urgente bisogno: per sviluppare un’economia e una finanza a servizio di tutti, capace di liberare i più poveri dalla miseria e dallo sfruttamento; per gestire in modo solidale i flussi migratori rimuovendo le cause costrittive e garantendo a tutti libertà di movimento e accoglienza dignitosa; per attuare politiche condivise e processi virtuosi a salvaguardia dell’ambiente; per realizzare uno sviluppo sostenibile prima che i cambiamenti climatici mettano a repentaglio il destino dell’umanità”.

Sono parole che, alla luce di quanto accaduto con questa pandemia, assumono una valenza ancora più forte. Per questo, la nostra gratitudine a tutti coloro che nelle diverse modalità oggi si spendono per il bene dell’Ateneo si coniuga con l’impegno a sostenerne il progetto educativo e formativo.