Intel-ligenti. Se lo fossero i virus…ma non lo sono. Noi sì, e oltre a guardare avanti dobbiamo leggerci dentro. Mentre i Presidenti rischiano possiamo essere tutti altro: diversamente felici.

Sabato 30. America del Nord in fiamme e nuovi stati di emergenza per proteste. America del Sud in ginocchio fra pandemia economica e sanitaria. Gli eventi si rincorrono negli spazi digitali e i decreti legge iniziano a cambiare. Ma mentre lo diciamo senza sosta cambierà davvero il modo di vivere?

Domenica 31. Nello spazio ci si legge dentro meglio che altrove, sulla Terra la geopolitica è a un passaggio delicato e le strade di New York sono di nuovo piene. Settembre si avvicina e le scuole si organizzano: ad essere intelligenti bisogna anche insegnarlo. Nell’era delle vacanze difficili chi può pensa a quelle spaziali. Intanto lo Spirito soffia, dove vuole. 

Lunedì 1.  La globalizzazione non è sospesa: siamo ancora uniti, non solo da un virus. In Italia c’è apprensione: si riaprono i confini interni e quelli umani. Bisogna uscire ora, anche rimanendo dentro: bisogna scegliere. Leggendo dentro i dati la realtà è chiara, anche quella economica. Nel primo giorno di Giugno siamo ancora come le foglie sugli alberi autunnali.

Martedì 2. Fondata sul lavoro e democratica: dove tutto ebbe inizio oggi c’è un Presidente fiero del suo Paese. Non si può dire lo stesso altrove: dove un Presidente ha imposto il coprifuoco. L’intelligenza è coraggio e visione, mentre la fase successiva è alle porte. Oggi la “madrepatria” vuol dire libertà: leggendo dentro la Storia vuol dire anche futuro.

Mercoledì 3. Fase (quasi) tre ancora complicata e piena di attenzioni, mentre Houston (e non solo) ha un grande problema. La Politica torna a leggersi anche fuori: dopo la Covid sarà tutto più complesso. Si riprende a volare, ma solo tra confini limitrofi, sono ancora preclusi quelli del mondo: i numeri parlano chiaro. Le parole, per ora, soccorrono.

Giovedì 4. Gli scontri americani mobilitano i Presidenti. Tornano a giocarsi anche le partite politiche e nemmeno in Europa siamo tutti uguali, nemmeno alle porte. Coronavirus non è scomparso: le popolazioni fragili sono ancora in pericolo e il mondo è sempre diviso: fra chi è preoccupato di non riavere il superfluo e chi non ha nemmeno il necessario.

Venerdì 5. L’intelligenza appartiene al popolo che la sta esercitando nelle forme e nei limiti dell’emergenza, fra poco anche in vacanza. E se è difficile leggersi dentro, se è ancora doloroso leggere il fuori, proviamo con la poesia: ci salverà.