Gli ingredienti c’erano tutti: un gruppo di giovani entusiasti e preparati, lo studio di cibi innovativi e sostenibili (con un occhio alla tradizione), l’adrenalina della sfida.

Il business game proposto agli studenti delle lauree magistrali di Scienze e tecnologie alimentari, Food Marketing e Science in Agricoltural and Food Economics, ha saputo accendere la fantasia dei 125 ragazzi che, suddivisi in otto gruppi eterogenei e guidati dai loro docenti Giorgia Spigno, Claudio Soregaroli ed Edoardo Fornari, sono stati chiamati a fare squadra per presentare il miglior progetto multidisciplinare con un obiettivo preciso: ideare un prodotto alimentare sostenibile. E predisporre una campagna di lancio sul mercato.

Con a disposizione 15 minuti per una presentazione convincente ed efficace. E poi il fuoco di fila di domande di una giuria composta, oltre che dal preside della facoltà Marco Trevisan, da un poker di dirigenti Coop Italia: Maura Latini, direttore generale, Renata Pascarelli, direttore Qualità, Carmen Quatrale, Brand Manager Prodotto Coop, e Antonella Donato, responsabile Qualità Grocery, che ha giudicato i prodotti in base ai criteri di qualità, innovazione e creatività sostenibile, fattibilità delle proposte, coerenza tra le varie parti ed efficacia della presentazione.

Dopo un serrato dibattito a porte chiuse, il podio è stato conquistato dai cereali per colazione. Al secondo posto gli estrusi, mentre le barrette di cereali si sono aggiudicate la medaglia di bronzo.

Nel proclamare i vincitori, Maura Latini, direttore Coop Italia, ha ricordato come la sfida della sostenibilità sia molto difficile da vincere: «Comporta uno stravolgimento di approccio che deve essere fatto velocemente. Una sfida che per essere affrontata e risolta ha bisogno di trovare la quadratura economica. Facciamo cose giuste, buone e belle. Ma senza l'equilibrio economico non si riesce a impattare sul sistema in modo significativo. Lavorare sulle nicchie non basta, bisogna puntare sui grandi numeri».

Il professor Trevisan si è soffermato sul lavoro dei ragazzi: «Un business game che è stato soprattutto un’ottima esperienza di lavoro in team, che ha unito competenze molto diverse, facendo emergere litigi e incomprensioni, brillantemente superati. I risultati sono stati molto buoni: complimenti a tutti i ragazzi, ripeteremo l'esperienza».

Il gruppo dei vincitori si è aggiudicato la possibilità di un colloquio presso Coop Italia e l’accesso, con la loro idea, alla competizione Ecotrophelia Italia.


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