I giovani ricercatori italiani fanno il pieno di premi della European Association for the Study of Diabetes (EASD). Tra loro, un plauso particolare merita la dottoranda della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica Teresa Mezza che, oltre al riconoscimento della European Foundation for the Study of Diabetes (EFSD), denominato Future Leaders Mentorship Programme for Clinical Diabetologists, ha vinto anche uno dei sei prestigiosi premi elargiti annualmente dall’EASD, il Rising Star Fellowship Programme, che mira a individuare giovani ricercatori promettenti e innovativi che svolgano la loro attività in Europa.

I premi, che sono stati assegnati a cinque giovani ricercatori europei, tre dei quali italiani, sono stati consegnati nel corso del congresso annuale della EASD in corso a Lisbona.

Teresa Mezza, la seconda italiana di sempre a ricevere il riconoscimento, ha ricevuto il premio per le sue ricerche sulla plasticità delle cellule pancreatiche. L'idea innovativa è studiare le cellule che producono insulina nelle persone che, nonostante i molti fattori di rischio, non sviluppano malattia. In collaborazione con i chirurghi, Teresa è riuscita a capire come le beta cellule reagiscono, si trasformano e difendono dal diabete. 

L'idea di fondo è che, capiti i meccanismi, si possano sviluppare nuove terapie. Come rileva il professor Andrea Giaccari, del dipartimento di Endocrinologia della Fondazione Policlinico Gemelli, sotto la cui guida Teresa Mezza si è laureata, prima di andare a studiare allo Joslin Center della Harvard University, uno dei più rinomati centri mondiali per lo studio del diabete. «È un successo della diabetologia italiana - afferma - e degli sforzi maggiori che i nostri giovani devono compiere per raggiungere il successo con i mezzi che abbiamo a disposizione».

Il professor Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID), non nasconde la sua soddisfazione. «È un orgoglio per l’intera comunità diabetologica italiana apprendere questa notizia in considerazione che su cinque premi ben tre sono stati conseguiti da ricercatori Italiani e nostri giovani colleghi attivamente impegnati nelle attività di SID e di YoSID».

Gli altri vincitori sono Giuseppe Daniele (Università di Pisa), Ernesto Maddaloni (Università Campus Bio-Medico – Roma), Shivani Misra (Imperial College London), Djordje Popovic (University of Novi Sad – Serbia).

Teresa Mezza, insieme agli altri tre ricercatori che si sono aggiudicati i premi ‘Rising Star’ 2017 dell’EASD esporranno le loro ricerche nel corso del Rising Star Symposium, una sessione del 53° congresso dell’EASD, venerdì 15 settembre presso la Cézanne Hall.