La creazione di una cartella clinica e sociale unica per ciascun paziente, un osservatorio in grado di monitorare e incrementare la presenza femminile nel settore dell’impresa, realizzare e implementare una piattaforma web che consenta a tutti, cittadini e non, di conoscere, scegliere e prenotare gli appuntamenti culturali in città.

Sono alcune delle 16 proposte concrete elaborate da quattro tavoli di lavoro che, chiamati dal Comune di Brescia e coordinati dall’Università degli Studi e dalla Cattolica di Brescia, si sono confrontati per individuare le linee guida e metodi applicativi per la città del futuro.

Il progetto è stato iniziato a marzo 2017 - coinvolgendo oltre 60 tra enti, attori e delegati delle realtà imprenditoriali, ospedaliere, culturali e parrocchiali del territorio chiamati a sviluppare idee nelle 4 aree tematiche Salute e Benessere, Formazione e Istruzione, Cultura e Turismo, Industria e Impresa – mentre il 2030 è l’orizzonte temporale acquisito come traguardo di piani nazionali ed internazionali.

Presentato dal Direttore di sede della Cattolica Giovanni Panzeri e dalla prorettrice della Statale Maria Grazia Speranza, alla presenza del sindaco Emilio Del Bono e della vicesindaco con delega alla Cultura Laura Castelletti, il Libro bianco di co-progettazione territoriale integrata Brescia 2030 è un documento digitale e multimediale (disponibile all’indirizzo www.comune.brescia.it) ideato per essere continuamente aggiornato.

Quello attuale è infatti un punto di partenza: i progetti potranno essere implementati, aggiornati, trovare finanziamenti per poi, infine, divenire fatti concreti.

Tra le proposte di maggior rilievo spiccano l’ipotesi di una cartella clinica e sociale unica per ogni individuo, così che ciascun ente sanitario pubblico (il Comune), territoriale (Ats) o enti privati ospedalieri (Asst) possano accedere facilmente ai dati utili e completi nonché alla storia clinica del paziente, e poter così erogare un servizio più efficiente possibile.

Efficienza e agilità sono state le parole chiave anche per il laboratorio Turismo e Cultura che, mosso dalla necessità di mettere in rete le imprese e le associazioni promotrici di cultura, sta lavorando ad una piattaforma digitale condivisa utile tanto ai bresciani quanto ai turisti per orientarsi all’interno della proposta culturale della città.