* di Roberta Breda

Incontri ravvicinati con due protagonisti del grande schermo trapiantati a Los Angeles. Andrea Brusa e Alberto Vignati, ex allievi del master in International Screenwriting and Production (Misp), hanno incontrato gli attuali studenti nella sede di Sant’Agnese della Cattolica, venerdì 1 marzo.

Andrea Brusa, sceneggiatore e regista, ha scritto e diretto cortometraggi che hanno vinto premi in tutto il mondo: Viola, Franca (2017) scritto da lui e diretto da Marta Savina, ha vinto una sezione dedicata ai diplomati di scuole di cinema dei super-prestigiosi premi Emmy, e Magic Alps (2018), di cui Andrea è sia sceneggiatore che regista insieme a Marco Scotuzzi, ha vinto premi in tutto il mondo, dagli Stati Uniti a Tokyo, compresi diversi festival che qualificano per avere la nomination all’Oscar. Entrambi i corti sono stati anche nella cinquina del David di Donatello. Magic Alps è stato selezionato in più di 70 festival internazionali di cui 16 del circuito Oscar e ha vinto ad oggi 30 premi, tra cui per esempio il premio del pubblico al festival The ShortList, organizzato dalla rivista specializza hollywoodiana The Wrap, che raccoglieva dodici cortometraggi presentati nei festival più importanti del mondo

Sul fronte sceneggiatura, Andrea ha anche vinto recentemente un premio americano - lo Sloan Award, dedicato a storie che abbiano a che fare con Scienza e Tecnologia - con una storia sull’inventore della Vespa, Corradino D’Ascanio; attualmente ci sono produttori europei che stanno cercando di portarla sugli schermi.

Il primo consiglio di Andrea Brusa è stato di costruire legami in classe: potranno nascere preziose collaborazioni con i compagni di corso anche in futuro. A suo parere, tre sono le regole fondamentali per costruire una carriera come sceneggiatore o regista freelance: la prima è mettere sul tavolo dei produttori contenuti ben riconoscibili nel loro valore; la seconda regola è continuare a farlo, senza lasciarsi scoraggiare dai fallimenti; la terza consiste nel prendersi le proprie responsabilità, riconoscendo i propri errori, imparando da essi ed evitando giustificazioni.

Questi preziosi suggerimenti permettono di compiere un lavoro di qualità in qualsiasi luogo, senza idealizzare mete distanti: invece di sognare di trovarsi altrove o di possedere i contatti che si reputano necessari, la scelta migliore è di continuare a scrivere e cercare storie che possano parlare a un pubblico internazionale. Ciò che conta non sono i costi di realizzazione, bensì le idee: le idee veramente buone, infatti, non hanno nessun costo. Nel suo caso, per esempio, è riuscito a coinvolgere Giovanni Storti (sì, il Giovanni del trio Aldo, Giovanni e Giacomo) a fare il protagonista del suo piccolo film, girato con budget molto ridotto. Ora, con i premi ricevuti per Magic Alps, Andrea ha appena finito un nuovo corto più impegnativo sia come complessità che come costi.

Alberto Vignati è l’altro ex allievo che si è trasferito a Los Angeles e ha iniziato lì la sua carriera. Ora è story editor presso la casa di produzione hollywoodiana di Raffaella De Laurentiis, ma in Italia aveva vinto il premio Campiello Giovani nel 2013, con un racconto breve ora diventato un romanzo (Alle periferie dell’impero, Giunti 2018). 

La ricerca di contenuti ha una grande rilevanza anche secondo Alberto Vignati: il suo consiglio è innanzitutto di leggere molto. L’idea per un buon contenuto, infatti, può arrivare da qualsiasi direzione: non sono pochi i casi, specialmente nella cinematografia recente, di film di successo nati come adattamenti da racconti. Bisogna essere affamati di storie ed essere disposti a leggere anche materiali internazionali, senza lasciarsi arrestare dall’ostacolo della lingua.

Una giornata “losangelina” per gli allievi del master che comunque trovano fra i docenti un buon numero di colleghi dei corsi precedenti, oggi professionisti di primo piano. Il 14 marzo, per esempio, c’è Luisa Cotta Ramosino, creative producer delle tre stagioni della serie Rai-Netflix sui Medici e ora coautrice di una serie sul mondo della moda –  ispirata alla vita di Franca Sozzani -, girata a Milano da Luca Lucini, che vedremo in Tv in autunno 2019. In gennaio gli allievi avevano incontrato lo scrittore Alessandro D’Avenia e il produttore Marco Alessi, anche lui con una nomination al David (per La strada dei Samouni, miglior documentario al festival di Cannes 2018), mentre ai primi di maggio le loro puntate di prova di serie popolari come Don Matteo, Che Dio ci aiuti, Un passo dal cielo, verranno corrette dai veri editor che ci lavorano. Si tratta infatti di tre serie per ciascuna delle quali ci sono almeno una dozzina di ex allievi del Master come produttori creativi, sceneggiatori, story editor o registi. Un buon incoraggiamento per chi ora è in aula e ha tanto da imparare.

* studentessa del master in "International Screenwriting and Production"