Nell’anno in cui ricorrono 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi, uno dei più grandi compositori della storia della musica italiana ed europea, l’Università Cattolica offre il suo contributo alle celebrazioni con due iniziative monteverdiane differenti ma complementari: un concerto interamente dedicato alla sua opera, che si terrà mercoledì 26 aprile in Aula Magna alle ore 21, e un laboratorio musicologico e interpretativo, in programma martedì 16 maggio.

Il 26 aprile solisti, coristi e strumentisti dello Studium Musicale di Ateneo Note d’inChiostro, sotto la guida di Giampiero Innocente, saranno protagonisti di un concerto dal titolo suggestivo: “Affetti e contemplazione: sacro e profano in Monteverdi”. Opere tratte dal Vespro della beata Vergine, dalla Selva morale e spirituale, dai Libri di madrigali e dalle sue Opere in musica si alterneranno sul palco dell’Aula Magna in un intreccio paradigmatico e significativo. 

L’idea del direttore Innocente, infatti, mira a evidenziare come la prospettiva degli “affetti” (mutuata da Monteverdi dalla musica rinascimentale e appartenente soprattutto alla musica profana) venga trasfigurata dal grande compositore in contemplazione sacra e liturgica. È questo uno dei segreti del successo della musica di Monteverdi: le composizioni sacre (prima parte del concerto) sono rilette alla luce dei temi che guidano le sue grandi “opere in musica” e madrigalistiche. Sono temi che popolano per intero ogni arte del Rinascimento, da quella figurativa a quella musicale. Perfino l’eros umano, tanto cantato dal compositore cremonese, trova una collocazione teologica in una sublime unità di spirito e carne, particolarmente evidente nel Vespro della Beata Vergine.

Nella seconda parte del concerto alcuni studenti (che stanno seguendo percorsi di formazione musicale professionistica in differenti scuole musicali e conservatori) proporranno madrigali e pezzi solistici, facendo riecheggiare pezzi celeberrimi del repertorio monteverdiano come il Lamento della ninfa, Zefiro torna e Pur ti miro.

Martedì 16 maggio sarà poi la volta di un laboratorio musicologico e interpretativo dal titolo “Monteverdi 1567-2017” che proporrà due momenti integrati. Al mattino avrà luogo un Laboratorio cultural-musicale con interventi su Claudio Monteverdi a cura di quattro docenti e studiosi dell’Università Cattolica: Roberta Carpani, Enrico Girardi, Guido Milanese ed Enrico Reggiani (direttore scientifico dello Studium musicale di Ateneo Note d’inChiostro e docente di Linguaggi musicali in prospettiva storica dall’anno accademico 2017-2018).

Nel pomeriggio si terrà, invece, una Master Class monteverdiana, vocale e strumentale, con il maestro Lorenzo Ghielmi (docente di organo, clavicembalo e musica d’insieme presso la Civica Scuola di Musica di Milano “Claudio Abbado”), che può essere annoverato tra i massimi esperti di musica rinascimentale e barocca a livello internazionale, nonché ex-studente dell’Università Cattolica alla facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere. 

Il laboratorio di martedì 16 maggio è aperto a tutti (interni ed esterni all’Università Cattolica) e intende offrire un’occasione di approfondimento cultural-musicale sia dei brani eseguiti nel concerto del 26 aprile, sia – più in generale – dell’inestimabile patrimonio dell’attività compositiva di Claudio Monteverdi.

Per informazioni: notedinchiostro@unicatt.it