Start spreading the news. Lo spread del virus non si arresta, nemmeno la vocazione alla cura. Non solo virus fra i mali del mondo, occorre unità nell’incertezza, occorre la vera oikonomia.

Sabato 5. Quella circolare vale molto: ambiente e sostenibilità sono sfide sempre più grandi, anche se in Europa non c’è ancora unione. Al di là dell’oceano indici di Borsa nuovamente in ribasso: l’hi-tech non basta e tutti aspettano i tassi della Fed.  In Italia si corre insieme, per solidarietà: lo sport inclusivo guarisce anche le ferite. E solidarietà politica è urgente per la next generation: servono risorse e “debito buono”, subito. Perché a volte basta un attimo, e la vita cambia. E allora si diventa tutti fratelli, nella “nuova Economia”.

Domenica 6. Economia domestica con norme anti contagio: dai trasporti alle scuole, dai luoghi sociali allo sport, l’autunno sarà il tempo della prova. La Medicina generale raccoglie di nuovo la sfida: si torna alla vita in comune, ritorna l’influenza, l’economia sanitaria è alla prova organizzativa. Fatica ancora la “green economy”: dalle parole ai fatti la strada è complicata, ma il clima è un’emergenza primaria. L’homo oeconomicus è diventato più prudente? “Post Covid” non si può dire ancora, ma si può dire cambiamento: in ottobre si riparte insieme, a servizio dell’uomo.

Lunedì 7. Ottobre cruciale anche per la Brexit: Boris Johnson dà all’Europa 38 giorni di tempo per un accordo: dopo la transizione la separazione economica sarà definitiva. Economia italiana in calo, ma meglio del previsto. Intanto, si comunica fiducia, carburante essenziale per gli investimenti. Allarme esponenziale in India, più contenuto in Europa, Stati Uniti ancora in cima. Eppure c’è chi nega, ed è un fenomeno sociale: con e senza mascherine l’economia dei saperi percorre sentieri diversi. Ma, fortunatamente, si ricomincia

Martedì 8. Prova economica per sostenere le famiglie: riforma fiscale, imprese e natalità. Il Parlamento italiano lavora all’assegno universale, nel cuore sociale del problema. I rischi ambientali sono un pericolo: c’è urgenza di una nuova ecologia, i numeri allarmano, in pandemia e non. I temi sociali aprono dibattiti su ciò che non è sport: un atto di solidarietà si è trasformato in tragedia, anche questa è un’emergenza. Tutto concorre alla complessità: il rischio di contagio si è aggiunto ai problemi del mondo. Vincerà chi lavora insieme, nessuno può più farcela da solo.

Mercoledì 9. La corsa al vaccino rallenta: da Oxford sospetto di reazione avversa, negli Usa dubbi e attese. L’Economia monetaria prepara i suoi passi: banche centrali parallele, ma è la politica pandemica che deve decidere. In Inghilterra cambiano di nuovo le regole: da metà mese gruppi umani non più grandi di sei, nelle case e all’aperto. Intanto, in Europa si redistribuiscono le deleghe: la parità di genere, almeno in Commissione, è realtà. Realtà che non migliora nei campi di Moria, anzi: dopo la Covid e il lockdown, arrivano le fiamme, milioni di rifugiati in fuga. La “nuova Economia” ha molta strada dinanzi a sé.

Giovedì 10. Covidgate negli Usa: dopo quasi 50 anni, Bob Woodward svela un altro scandalo, stavolta in ritardo sulla realtà. Recovery and resilience: il Piano italiano è in preparazione, i tempi europei si dilatano, intanto si identificano le priorità. L’economia non è solo finanza, ma è “finanza in comune”: le banche di sviluppo uniscono gli sforzi, dopo Covid l’inclusione dei Paesi fragili non sarà più una scelta. Intanto, si cercano isole felici, e di riflessione: il cinema è arte, e l’arte è il cibo dell’anima. Tutto è influenzato da Covid, ma chi può in pandemia deve continuare a nutrirsi.

Venerdì 11. Perché a volte basta un attimo, e la vita cambia, in the city that doesn’t sleep. I primi incontri tornano in presenza, al cinema e nelle Università: ci vuole il cibo dell’anima. Ci vuole unità, oggi come ieri: è questa la regola della Casa comune, la nuova Oikonomia ha gli occhi nel futuro.