Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Matteo (Mt 5,17-19)

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Gesù è ancora sul monte, dopo aver proclamato le beatitudini ai suoi discepoli, prospettate per lo più quando cieli e terra (pandemie incluse) saranno passati. Li ha appena chiamati sale della terra e luce del mondo.

Ora però ci chiama in causa, per farci intendere la nostra parte, indispensabile. E parte dall’educazione del pensiero (“Nolite putare”): non solo che cosa pensare, ma anche non pensare, per porre premesse limpide e salde: a noi creature umane, a cui istinti e intuizioni non bastano. Annuncia una straordinaria novità innestata su una profonda continuità. S. Paolo (Rm 2,13-3,31) affronterà lo stesso nodo “pastorale”, nella catechesi. È il gran nodo dell’osservanza, necessaria (1Gv 2,3-4) ma non sufficiente; della giustificazione donata e non conquistata; della corresponsabilità di una testimonianza premurosa, ma non invadente (Ez 33,8-9). Non perfezionismo autocompiaciuto (o esasperato), ma compimento, pienezza, compiutezza, che prevede potature da accettare (Gv 15,2), rifiuti da subire (Mt 10,14), consumazioni “fino alla fine” (Gv 19,30).

Un piccolo spunto: al prossimo comple-anno consideriamo il compimento di un anno e l’avvio di un tempo nuovo come tappe di vita incompiuta, fatte per essere trasformate da Chi desidera e sa portarle a pienezza.

Savina Raynaud, docente di Filosofia e teoria dei linguaggi, Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere