Forte della sua vocazione e missione educativa, da sempre l’Università Cattolica lavora nel campo dello sport, formando generazioni di insegnanti e professionisti del settore attraverso i suoi corsi di laurea e le numerose attività collaterali. Da qualche anno, grazie all’incontro con manager, amministratori e atleti, l’ateneo mette a disposizione delle diverse società sportive una consolidata esperienza nel campo della formazione, della consulenza e della ricerca applicata. Proprio per potenziare questa esperienza e sostenere lo sviluppo di nuove business partnership è stato creato Cattolicaper lo Sport, il progetto che consolida la mission dell’Università nel settore sportivo, creando relazioni di valore con lo specifico supporto di una qualificata struttura di docenti, ricercatori e professionisti. L’idea è venuta a Torino.
Come è nata l’idea
«Partecipando a una manifestazione fieristica di settore, Football Avenue – spiega Roberto Brambilla, direttore Formazione Post-laurea e Research partnership dell’Università Cattolica – è emersa ai nostri occhi l’evidenza che gran parte delle risposte alle esigenze di sviluppo delle società calcistiche presenti all’evento, noi le avevamo in casa. Solo che nessuno, finora, aveva pensato di organizzarle come possibilità di consulenza per questo particolare settore professionale».
Il forum torinese, dedicato al business development nel panorama del calcio italiano e internazionale, è un luogo d’incontro tra aziende leader e referenti delle società di calcio professionistiche dove fare business, trovare nuovi contatti e scoprire le più recenti innovazioni nell’industria calcio. «In quell’occasione – prosegue Brambilla – abbiamo percepito che innovare era possibile e ci siamo messi a lavorare sodo con coloro, tra i nostri docenti, che già operavano a diverso titolo nel settore dello sport».
Cos’è Cattolicaper lo Sport
Da qui l’idea di fornire la possibilità alle società sportive, alle leghe, alle federazioni e ai singoli atleti di usufruire di un’offerta completa, che consente all’Università di affiancare i player dello sport in ogni ramo di azione. In particolare, le prime azioni si concentrano su sei aree di intervento: Tecnico-sportiva, Corporate strategy, Comunicazione e marketing, Legal & finance, Sviluppo risorse umane, Impatto sociale. Non si tratta di sezioni separate fra loro, perché un approccio integrato e multidisciplinare permette di generare valore in ogni specifica area strategica.
Il team
Il lavoro d’équipe è reso possibile da un team di docenti e professionisti di grande esperienza, con elevate competenze nelle proprie materie di ricerca – dalla comunicazione alla psicologia, dalle scienze motorie all’economia aziendale –, che già lavoravano per il mondo dello sport.
Cosa facciamo
Agire attraverso un approccio integrato e multidisciplinare significa essere in grado di offrire alle società e ai manager sportivi un affiancamento costante e qualificato in ogni campo.
È il caso – per esempio – del team diretto da Caterina Gozzoli, che ha effettuato la valutazione di efficacia dei progetti della Fondazione Milan che utilizzano lo sport come strumento di inclusione sociale per ragazzi in difficoltà. Attraverso la verifica dei processi attivati, il lavoro svolto dal nostro team diventa fondamentale per rendicontare la reale efficacia di tali progetti ai sostenitori della Fondazione.
Affiancare le società sportive significa lavorare accanto agli allenatori, ai preparatori atletici ma anche a chi gestisce la comunicazione e il marketing. Come è stato fatto con Vanoli Basket Cremona, analizzando la comunicazione online e offline della società in rapporto ad altri 48 club, e la rete di rapporti con il territorio. Un progetto di marketing sportivo condotto da Roberto Nelli e da Fabio Antoldi.
Un progetto di action research, proprio come nel caso della collaborazione con la Federazione Italiana Rugby all’Accademia Zonale di Remedello (Bs). Dove il team coordinato da Chiara D’Angelo non si è limitato alla raccolta dei dati di ricerca attraverso focus group con ragazzi, ma ha sviluppato un programma di intervento con l’ausilio dei tecnici, lavorando sulle attività di campo da fare con i piccoli giocatori sulla base delle abilità mentali legate alla prestazione. E organizzando uno spazio di counseling rivolto ai giovani talenti.
Piccoli esempi di un grande lavoro che l’Università Cattolica ha avviato e intende sviluppare. E che da oggi continueremo a raccontare su Cattolicaper lo Sport.