Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Giovanni (Gv 6,51-58)

Ascolta "Chi mangia questo pane vivrà in eterno" su Spreaker.

Quale concretezza nel Vangelo di oggi, quale “carnalità” nel vero senso della parola! Mangiare, bere, carne, sangue …

Tutti verbi e sostantivi assai vicini a chi ascolta, alla quotidianità di tutti, e quindi apparentemente semplicissimi, allora come ora, eppure così difficili da capire; anzi, incomprensibili in quel momento, tant’è che «i Giudei si misero a discutere aspramente fra di loro: "Come può costui darci la sua carne da mangiare?"» (Gv 6,52).

Gesù, per spiegare che cosa è la fede. utilizza immagini reali: la fede non è qualche cosa di vago, è assimilare la carne, l’umanità di Cristo.

Il verbo mangiare, in particolare, è ripetuto numerose volte, e solo apparentemente in maniera monotona, in quanto nel testo greco si parla di “masticare”, “triturare con i denti”, e “assimilare”, quindi con una particolare ricchezza di significati volta a portarci per cerchi concentrici sino all’apice: «Chi mastica la mia carne e bene il mio sangue dimora in me» (cfr. Gv 6,56).

Questa è la vita eterna, questo è l’amore più grande, la vera comunione.

Marco Allena, docente di Diritto tributario, Facoltà di Economia e Giurisprudenza