Scoprire l’Italia, terra ricca di bellezze artistiche e culturali, attraverso uno degli aspetti più rinomati al mondo: la sua cucina. Il corso The Discovery of Italy through its Culinary Traditions offre la possibilità agli studenti internazionali di avvicinarsi alle tradizioni culinarie italiane, durante vere e proprie cooking class, dove preparano (e, dettaglio non meno importante, assaggiano) le ricette che rendono grande e nota la penisola italiana in tutto il mondo.

Avviate nel 2013 da un’idea dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e da Edilio Mazzoleni, in collaborazione con Educatt e Pietro Parmeggiani, Angelo Giornelli e Renato Colombo, le cooking class hanno visto una crescita esponenziale dei partecipanti. Per i corsi arrivano richieste da studenti provenienti da moltissime università sparse in tutto il mondo, non solo dall’Europa ma anche dall’America del Nord e del Sud, dall’Asia, dall’Australia.

Gli studenti, seguiti dalla professoressa Barbara Bettinelli e dalle tutor Chiara Casagrande e Cecilia Sideri, esplorano a lezione tematiche legate alla storia degli italiani e del loro cibo, alle regioni e alla cucina regionale, alla dieta mediterranea e all’importanza del movimento slow food e fast food, ai vini italiani e ai più famosi chef della penisola. Durante le lezioni pratiche di cucina, che si svolgono nelle mense di via Necchi 5 e 9, gli studenti scoprono il meglio della cucina regionale italiana, tradizionale e contemporanea, grazie alla guida degli chef Dante Busnelli e Tito Sestu. Nel cooking lab i ragazzi imparano a cucinare primi, secondi e dolci, affinano il proprio gusto nell’imparare i migliori accostamenti di vino, assaggiano piatti conosciuti come la pizza e la pasta e apprezzano nuove pietanze, dai malloreddus alla campidanese alle crespelle alla valdostana, fino ad arrivare al tiramisù e allo strudel di mele.

The Discovery of Italy through its Culinary Traditions arriva nel mese di settembre alla sua sesta edizione, e l’entusiasmo legato a questi corsi è sempre maggiore, come il numero di studenti internazionali che ogni anno richiede di potervi partecipare. «È un’esperienza davvero piacevole» racconta Tito Sestu, chef collaboratore di Educatt e coordinatore della cooking class. «I ragazzi sono molto contenti del corso, e questo si ripercuote sullo stretto rapporto collaborativo tra studenti, teacher e chef. Siamo davvero diventati un team, orgoglioso di portare avanti un progetto unico nel panorama universitario italiano».