«Non è stato facile preparare il progetto per partecipare al bando europeo Marie Curie, ma dopo mesi di attesa la soddisfazione di aver vinto è stata enorme e ora posso vivere un sogno: fare ricerca negli Stati Uniti».
Giovanni Sogari, 32 anni, carpigiano, ha ottenuto nel 2015 il dottorato di ricerca per il Sistema agroalimentare (Agrisystem) della sede di Piacenza. Lo scorso anno ha vinto la prestigiosa e competitiva borsa di ricerca Marie Skłodowska-Curie Actions Horizon 2020 ed è partito per gli Stati Uniti d’America come visiting fellow alla Dyson School of Applied Economics and Management della Cornell University.
Per i prossimi due anni Giovanni lavorerà ad Ithaca, capoluogo della contea di Topkins nello Stato di New York, e collaborerà con colleghi americani e italiani al suo progetto di ricerca “CONSUMEHealth. Using consumer science to improve health yeating habits”, supervisionato dalla professoressa Cristina Mora dell’Università di Parma, ateneo in cui si è laureato in Scienze gastronomiche. L’obiettivo finale è fornire raccomandazioni per uno stile alimentare sano “evidence-basedpractice” da comunicare ai cittadini così come agli stakeholder dell’industria alimentare, enti pubblici e legislatori, al fine di sviluppare e comunicare soluzioni innovative.
«Lavorerò a un mio progetto e allo stesso tempo collaborerò con i maggiori esperti di “food consumer science”: la Cornell University è una delle migliori università americane e fa parte delle cosiddette “Ivy League”, un titolo che accomuna le otto più prestigiose ed elitarie università private degli Stati Uniti». Il College of Agriculture and Life Sciences and SC Johnson College of Business è nella “top five” dei migliori istituti al mondo.
«Senza il dottorato Agrisystem non sarei mai riuscito a vincere la borsa Marie Curie. La formazione che ho ricevuto è stata fondamentale nell’acquisire le competenze di interdisciplinarietà oggi fondamentali nel mondo della ricerca» afferma Giovanni, i cui interessi di ricerca vanno anche dalla sostenibilità nel settore alimentare e vitivinicolo ai novel food e all’entomofagia, dalle indicazioni geografiche agli Ogm.
Un ruolo cruciale hanno avuto anche esperienze svolte all’estero durante il dottorato, perché la prestigiosa fellowship finanzia progetti per la formazione e la mobilità dei ricercatori a livello mondiale. «Nei tre anni di Agrisystem ho avuto la possibilità di lavorare alla School of Agriculture, Food and Rural Development dell’Università di Newcastle (UK) e al Departamento de Economía y Ciencias Sociales Agrarias dell’Università Politécnica di Madrid». Esperienze che gli hanno permesso di ottenere il riconoscimento di “European Doctorate”, conferito a chi svolge una tesi con una dimensione europea.
«L’esperienza a Piacenza mi ha dato anche l’opportunità di divulgare questioni complesse in modo semplice e diretto ai cittadini, in particolare con le attività di Caffexpo e altri eventi pubblici come la Notte Europea dei Ricercatori» spiega il dottor Sogari. «Ancora oggi continuo a credere che il dovere e l’impegno di comunicare ai cittadini l’importanza della scienza siano un compito primario nell’attività di noi ricercatori».
Ed è per questo che ha aperto un blog personale (www.giovannisogari.com) in cui descrive il suo progetto negli Stati Uniti e le sue attività di ricerca correlate, mantenendo un costante dialogo anche attraverso la sua newsletter.