Pubblichiamo alcuni passaggi del discorso che Marta Cartabia tenne nel 2016 in Università Cattolica, raccolto nel volume curato da Michele Massa per Vita e Pensiero: “La Corte costituzionale e l’economia. Atti del ciclo di incontri tra giudici costituzionali, economisti, giuristi”.

di Marta Cartabia

Qualunque aspetto del vivere sociale pone il giurista a contatto con le problematiche e con i frutti della riflessione delle altre scienze. L’idea che il diritto sia una dottrina pura è, in fondo, fallace, perché il diritto non può che contaminarsi con le altre discipline e deve anche venire a contatto e misurarsi con le riflessioni e le teorie del mondo economico. La Corte costituzionale non è esente da questa ibridazione. 

Negli anni più recenti, la legislazione dello Stato e gli interventi normativi del Governo hanno avuto ripetutamente e insistentemente la necessità di concentrarsi su problematiche di carattere economico. Poiché la Corte costituzionale è giudice delle leggi, e poiché la sua agenda è determinata dall’oggetto delle sue decisioni, che sono i contenuti legislativi, ne consegue che, se il legislatore, in un periodo di crisi come questo, è costretto a intervenire prevalentemente con misure di tipo economico, anche la Corte costituzionale, nell’ambito del proprio orizzonte di attività, si troverà ad avere come oggetto delle proprie decisioni questioni di tipo economico. Tuttavia, il connubio tra diritto ed economia – o, meglio, tra diritto costituzionale ed economia – non è certo una novità di oggi. La Costituzione del 1948 si occupa significativamente di questioni economiche. […]

Oggi, queste problematiche sono al centro della riflessione del diritto costituzionale e del diritto europeo, due ambiti inscindibilmente connessi, soprattutto, anche se non solo, in seguito alla riforma costituzionale del 2012.

Questa riforma costituzionale ha introdotto esplicitamente il principio dell’equilibrio di bilancio come uno dei criteri che deve essere rispettato da tutte le autorità pubbliche nell’ambito delle loro azioni. Il rapporto di dipendenza reciproca tra il mondo dell’economia e il mondo del diritto è, dunque, già presente nel testo costituzionale.


Nella foto in alto Marta Cartabia con il rettore Franco Anelli