Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Giovanni (Gv 16,12-15)

Ascolta "Non ho finito di farvi conoscere" su Spreaker.

Tante volte noi cadiamo nella presunzione di sapere e conoscere quale sia il bene, per noi stessi e per l’altro. Il Signore oggi nelle sue parole ci offre un’altra perla di saggezza pedagogica. Nel dire «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso» (Gv 16,12), afferma che accogliere il fratello significa mettere in atto una sapienza che porta a riconoscere il cammino dell’altro e il suo essere in grado o meno di accogliere la parola che gli confidiamo. E anche se la parola trasmette la verità nella sua pienezza, c’è sempre uno spazio di imperscrutabilità nel fratello che si incontra che non è lecito prevaricare.

Ecco perché viene donato lo Spirito: per abilitare l’uomo a conoscere la verità, ma anche per riconoscere il fratello nel suo mistero e accompagnarlo secondo il suo essere “capace di accogliere”.

Come dice l'antico filosofo greco Pittaco: «Sappi riconoscere il momento opportuno» (cfr. Diogene Laerzio, Vite di filosofi, I,79). È questo che il credente può e deve chiedere allo Spirito, perche davvero ci possono essere momenti non opportuni.

Renato Delbono, cappellano