Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Giovanni (Gv 10, 22-30)

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Lo sguardo che il vangelo di Giovanni offre sulla vita di Gesù è assolutamente originale sia nella cronologia che nei temi. In particolare alcune pagine, come quella di oggi, appaiono come tappe di un lungo dibattimento processuale. In verità ad essere messa sotto accusa non è solo l’identità di Gesù, ma anche la disponibilità o meno ad accoglierlo. Sì, perché mentre si prende posizione contro di lui, si rivela anche la violenza nascosta del cuore dell’uomo.

I giudei, che in questo caso sono solamente i portavoce di tutto l’inconfessabile ostilità che c’è nel mondo, vogliono un Messia, un Cristo che corrisponda alle loro attese e ai loro timori. Ma Gesù non si mostra preoccupato della popolarità, ma solo della sintonia profonda con Dio. Egli è Signore in quanto servo, salvatore in quanto dà la vita: queste sono “le opere che lui fa nel nome del Padre suo”.

Non pensare che questo episodio sia estraneo alla tua vita. Giovanni ti ricorda che questo processo coinvolge ogni uomo, meglio, attraversa il cuore di ciascuno. Per l’evangelista le due possibilità fondamentali dell’esistenza sono “non credere” o “ascoltare la sua voce”, indurirsi nel rifiuto o disporsi all’accoglienza del suo dono. Eppure spesso scappiamo dal solo che ci può “dare la vita eterna”.

Maurizio Medina, docente di teologia