Usare la violenza non diverte: ne sono convinti sia i millennials italiani ed europei sia i più giovani, ragazzi dagli 11 ai 17 anni. Lo stesso vale per l'hate speech in rete: non lo trovano divertente quasi l'80% degli italiani dai 18 ai 35 anni, percentuale che sale per i ragazzi dagli 11 ai 17 anni, che ne condannano soprattutto l’uso per divertimento (95%) o per ottenere il rispetto degli altri (93%). 

Il profilo dei giovani nella rete e il loro modo di abitare il web, che emerge da EU Kids Online e dal Rapporto Giovani (in uscita ad aprile), sarà al centro di Parole a scuola”, la giornata di formazione gratuita per insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, organizzata da ATS Parole O_Stili e Miur su competenze digitali e ostilità nei linguaggi.

La giornata di formazione si terrà nella sede milanese dell’Università Cattolica venerdì 9 febbraio nell'ambito delle iniziative previste dal Miur in occasione della settimana sulla navigazione sicura e responsabile in Rete.

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In questa occasione la ministra Valeria Fedeli illustrerà in modo più approfondito la ricerca “EU Kids Online per Parole O_Stili” a circa 2.000 docenti provenienti da tutto il territorio nazionale . L’evento ha lo scopo di fornire agli insegnanti gli strumenti per educare alla cittadinanza digitale e creare un nuovo percorso didattico che porti il Manifesto della comunicazione non ostile nelle classi d’Italia. Durante la giornata del 9 febbraio, infatti, l’Associazione Parole O_Stili consegnerà ai docenti oltre 100 schede didattiche, uno strumento operativo per affrontare i temi dell’educazione e della cittadinanza digitale attraverso i 10 principi del Manifesto, già adottato e diffuso dal Miur nelle scuole italiane con l’avvio dell’anno scolastico in corso.