Pubblichiamo il commento del professor Massimo Locatelli nell’ambito dello speciale sul film di Checcho Zalone Tolo Tolo, che ha fatto parlare di sé soprattutto per il tema affrontato

di Emiliano Dal Toso

Tolo Tolo di Checco Zalone? Promosso! È il voto convinto che il professor Massimo Locatelli, presidente della Commissione di coordinamento didattico del corso di laurea Dams – Discipline delle Arti, dei media e dello spettacolo (sede di Brescia) – attribuisce all’ultima fatica del regista-attore-comico pugliese.

«Ho apprezzato la svolta politicamente corretta, a discapito di un funzionamento più astuto e riuscito della macchina comica» fa notare il professore. «Non mi sorprende che il film sia partito benissimo ma abbia avuto una lieve flessione nei giorni successivi all'uscita: può darsi che il pubblico più populista sia rimasto spiazzato dal tema interrazziale e da quello attualissimo dei fenomeni migratori, e che di conseguenza abbia risposto in maniera più cauta rispetto ai lavori precedenti». 

Locatelli evidenzia il coraggio di Zalone di rinunciare al consenso più facile e trasversale: «Non si può nascondere che il film abbia alcuni punti deboli: le canzoni, per esempio, sono molto meno riuscite e incisive. Però il mio giudizio da spettatore è positivo perché mi piace che Zalone abbia lavorato con temi diversi rispetto al solito, mettendosi in gioco. Attenzione però a non confondere un film come Tolo Tolo con la tradizione della commedia all'italiana: Checco è un Forrest Gump che travolge tutto con la sua ingenuità, non è certamente un Alberto Sordi consapevole del suo cinismo e della sua cattiveria. Si tratta di un film buono seppur non buonista, adatto al pubblico, ma che può aiutare a riflettere su alcune problematiche anche chi è andato al cinema soltanto con l'intenzione di farsi qualche risata». 

Per Massimo Locatelli è difficile trovare un unico modello di riferimento comico: «Si vede che Checco Zalone conosce la lezione dei grandi comici italiani, ma assorbe tutto in maniera originale. Forse alcune gag sul non capire e sui fraintendimenti possono ricordare Aldo di Aldo, Giovanni e Giacomo. A ogni modo, Tolo Tolo dimostra che la comicità di Zalone è genuina ed è diventata più matura e capace di veicolare un messaggio».