di Erica Gallesi*

Dieci sconosciuti, accumunati dalla passione per lo storytelling si ritrovano nella sala conferenze del caratteristico Hotel Dolonne di Courmayeur per assistere alla lezione di presentazione della prima settimana di Summer School Cinema Internazionale. L’opportunità che ci è stata data dall’Università Cattolica grazie al finanziamento vinto con il bando della Siae “Sillumina”, rivolto a progetti di formazione artistica per giovani autori italiani.

Cinque di noi partecipano come autori, portando un proprio progetto di lungometraggio o serie tv che è stato selezionato da una giuria di qualità; gli altri cinque intervengono come editor e lavoreranno insieme agli autori sui progetti selezionati.

Quest’anno la Summer School, proposta dall’Almed, Alta Scuola in Media comunicazione e spettacolo, presenta alcune significative differenze rispetto alle precedenti edizioni. Innanzitutto, è organizzata in collaborazione con la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti e ora si compone di due sessioni, ciascuna di una settimana: una a Courmayeur in giugno, la seconda a Rimini in settembre.

Nel 2016 avevo avuto la fortuna di poter partecipare come editor a una precedente edizione della Summer School organizzata dall’Almed a Torchiara, nel Cilento, e lì ho capito cosa volessi fare una volta terminata l’università: la sceneggiatrice.

La possibilità di lavorare due settimane non continuative si è rivelata decisamente una scelta vincente: avere quasi tre mesi di tempo tra una sessione di lavoro e l’altra ha permesso agli autori di mettere in discussione il proprio progetto, migliorandolo secondo i consigli della tutor della prima settimana, presenza fondamentale della Summer School di Cinema Almed fin dagli albori: Bobette Buster, sceneggiatrice e script consultant di lunghissima esperienza a Hollywood.

Nonostante l’irraggiungibile curriculum Bobette è sempre estremamente disponibile con i suoi studenti, che incoraggia e consiglia. Insieme a Bobette, sono presenti il professor Armando Fumagalli, direttore del master in International Screenwriting and Production dell’Università Cattolica e organizzatore della Summer School, ed Eleonora Recalcati, la tutor didattica per la residenza artistica, sceneggiatrice ed editor per la Lux Vide e la Rainbow.

I primi due giorni a Courmayeur servono per introdurci nel mondo della scrittura per la scena: al contrario di quello che si potrebbe pensare, per fare un buon film non basta una buona idea. Bisogna anche sapere come svilupparla, come renderla adatta al grande o al piccolo schermo: bisogna “scriverla per riscriverla”, per citare alcune delle parole di Bobette stessa.

La settimana sembra volare in un attimo e ci si rivede a Rimini dove i tutor sono cinque. A ciascuno di loro è stato assegnato un progetto, a cui verrà dedicata una giornata. In questi mesi i progetti hanno avuto il tempo di evolversi, cambiare e migliorare. Alcuni hanno preso strade totalmente diverse, altri sono rimasti più fedeli a loro stessi. Il passaggio di Bobette, però, si percepisce in tutti i casi: c’è una profondità, uno spessore nuovo nelle pagine che abbiamo consegnato a inizio settembre.

Rimini ha un legame speciale con il cinema, grazie a Fellini, a cui sono intitolati negozi, locali e persino strade. Il cinema Fulgor, fresco di restauro, ha organizzato una rassegna felliniana: cogliamo l’occasione per passare una serata diversa guardando Amarcord nella storica sala.

I tutor sono professionisti del settore, di cui ci sarebbe molto da dire: Erica Negri, attualmente delegata di produzione per le serie Tv di Sky e precedentemente Development Coordinator presso Cattleya (Benvenuti al Sud, Lezioni di cioccolato…); Marco Alessi, sceneggiatore (Immaturi, Una famiglia perfetta…) e produttore (vincitore del premio al miglior documentario all’ultimo Festival di Cannes con La strada dei Samouni, attualmente nelle sale italiane); Francesco Arlanch, sceneggiatore RaiUno (una ventina di miniserie, tra cui Anna Karenina) e di cinema (The Start-Up) attualmente impegnato nella seconda stagione di Medici. Masters of Florence, coproduzione Rai-Netflix; Roberto Jannone, autore, regista e producer di Telemilano e poi Canale 5 e Luisa Cotta Ramosino, sceneggiatrice e creative producer di numerosi e importanti progetti nazionali e internazionali (Distretto di polizia, Medici, Master of Florence…).

Anche il nostro soggiorno a Rimini volge a termine. Abbiamo imparato davvero molto e i nostri soggetti sono maturati grazie alle due settimane di Summer School: sicuramente c’è ancora tanto da imparare, ma è stata un’ottima occasione di crescita che, si spera, porterà ulteriori buoni frutti.

* studentessa del master in International Screenwriting and Production 2018-2019