di Giordana Petrone *
La scuola “El Girasol” di Querétaro, in Messico, è un edificio di color rosso mattone in mezzo alle strade piene di polvere, a un’ora di bus dal centro. Una casa che dà speranza per un futuro diverso. È gestita da sei Suore Marcelline meravigliose che svolgono vari ruoli per portare avanti la scuola (suor Alicia cucina troppo bene!).
Io, Silvia e Maria avevamo il ruolo di maestre nelle varie classi. A me è toccata la 1° A Prescolare (in pratica la materna), dove avevo 14 bambini di tre anni tranne Keyla che li avrebbe compiuti quella prima settimana.
Ogni mattina alle 6.30 mi svegliavo e sapevo che sarebbe stato un giorno meraviglioso perché sarei stata con loro. Ognuno di loro mi ha dato qualcosa di speciale, ognuno di loro mi ha migliorato, ognuno di loro ogni giorno aveva per me riservato un abbraccio di quelli speciali, di quelli che non ricevi tutti i giorni, un abbraccio ricco di amore e di gratitudine, uno di quelli che chi non ha mai fatto volontariato non potrà mai capire.
I loro sguardi oggi, tornata in una realtà totalmente differente, sono la mia forza motrice poiché se non avessi saputo le loro difficoltà familiari o il loro stato di povertà, avrei semplicemente detto che erano bambini fuori dal normale per l’energia positiva e felicità che emanavano: tutte le persone lì sono sorridenti e ti abbracciano sempre come per trasmettere anche a te la loro energia positiva, si accontentano di poco e pongono al centro della loro vita la fede e la felicità. È un popolo con un cuore immenso: non hanno niente eppure l’ultimo giorno di scuola mi hanno riempito di fiori e regali e io mi sentivo totalmente impotente poiché sapevo gli sforzi che avevano fatto anche nel regalarmi un solo fiore.
Ma di quella esperienza non mi tolgo dalla mente Keyla, la bambina con gli occhi a forma di mandorla, di colore marrone scuro, quasi nero, carnagione mulatta ma non troppo. Non aveva ancora tre anni il primo giorno di scuola. È la bambina dagli occhi neri. Una piccola “streghetta” che è riuscita a cambiarmi la vita.
I suoi occhi ti guardavano in modo diverso e penetravano la tua anima facendoti sentire senza forze perché sapevi le condizioni in cui purtroppo vivono. Keyla è la bambina che durante il recreo si aggrappava alla mia gamba e non la lasciava più. È la piccola che non entrava a scuola se non andavo io a prenderla all’entrata; è la bimba che la prima settimana non voleva togliersi lo zaino e pian piano fidandosi di me se l’è sfilato di dosso. Keyla è la bambina che a casa ti descrive come un angelo tanto che la madre ti chiama “bello Angel”; è quella che chiede alla mamma la doppia razione di merenda perché metà è per la Maestra Giordi. È la piccina che mi faceva dimenticare che ero dall’altra parte del mondo.
Con lei è successo qualcosa di strano, come se ci fossimo legate, come se le nostre anime combaciassero. Sentivo di dover fare qualcosa per lei: ho deciso cosi di aiutare donando una quota per i suoi studi. Era il minimo che potessi fare. Ho mantenuto il rapporto con la mamma e non posso spiegare quando durante la notte, visto che ancora la madre non ha capito che c’è il fuso, mi arrivano delle note audio, chiamiamole cosi, con una vocina minuscola che nel tuo cuore arriva a essere immensa che dice “Te quiero mucho maestra”.
Ho capito come mi abbia cambiato la vita e che qualcosa ho lasciato anch’io a lei e a tutti loro. Quest’esperienza mi ha insegnato tanto ma soprattutto mi ha fatto capire che si parte con l’intento di aiutare gli altri ma in realtà sono loro che aiutano te a conoscerti, a migliorarti, ad apprezzare le piccole cose, a dare valore alle relazioni con le persone, a capire di cosa hai realmente bisogno.
Grazie alla Maestra Pili e a tutti i miei bimbi: Majo, Frida, Emily, Alexa, Mateo, Jonathan, Julieta, Kevin, Morgan, Alejandra, Monica, Jatziri, Lily e, infine, a Keyla, che con i suoi occhi neri ha modificato il mio essere ed è sempre nel mio cuore, con tutti loro.
* 22 anni, di Formia (Lt), laureata in Economia, studentessa del primo anno di laurea magistrale Cimo, indirizzo Organizzazione di Eventi (interfacoltà Economia e Lettere), campus di Milano