Una lezione a tavolino e una sessione speciale sul campo. In “cattedra”, di fronte agli 80 allievi del master in Teoria e Metodologia della preparazione atletica nel calcio, Mario Beretta, ex allenatore di Parma e Siena, dal 2015 responsabile del settore giovanile del Cagliari e prossimamente nuovo coordinatore tecnico delle giovanili rossonere, e Stefano Bellinzaghi, allenatore del settore giovanile del Cagliari. 

Il 16 giugno i due ospiti sono stati presentati dal direttore del master Francesco Casolo, che ha sottolineato le opportunità professionali offerte ai laureati in Scienze motorie da un percorso postgraduate come quello promosso dall’Università Cattolica in collaborazione con la Figc. 

Chairman della mattinata Ferretto Ferretti, docente di metodologie di allenamento presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, che ha introdotto i due relatori soffermandosi sulle rispettive carriere professionali. 

Mario Beretta, chiamato a occuparsi del vivaio del Milan a partire dal 1° luglio, nella sua carriera da allenatore ha girato quasi venti panchine tra serie A, B e C. Il tecnico, diventato anche dirigente sportivo, ha sottolineato la sua passione per il settore giovanile calcistico ricordando le sue prime esperienze di scuola calcio, nelle squadre esordienti e infine di giovanissimi regionali in alcune società dell’hinterland milanese.

Beretta, diplomatosi negli anni ‘80 a quello che allora si chiamava Istituto superiore di educazione fisica (Isef) di Milano, ha spiegato, da docente di discipline motorie, l’importanza di un percorso formativo per i ragazzi ricco di esperienze motorie coordinative e tecniche ma anche intessuto di regole comportamentali utili per crescere insieme. «Le regole, le metodologie di lavoro, i calendari delle partite e gli impegni sono in continua mutazione rispetto ad anni fa» ha affermato. «Di pari passo sono cambiati anche i ragazzi; sono più brillanti ma al tempo stesso meno abituati al carico di lavoro fisico e più rivolti alle nuove tecnologie. Gli allenatori dovrebbero essere bravi a stimolarli in continuazione affinché possano legarsi calcio impegnandosi a costruire per il futuro senza scoraggiarsi in caso d’insuccesso».

Stefano Bellinzaghi (nella foto a sinistra durnate la sua lezione), allenatore dello staff tecnico del Settore giovanile rossoblù, dove ha guidato la squadra degli Under 15 Nazionali, ha ribadito quanto sia importante gestire al meglio il talento. Per il mister, per 17 anni anche nel Settore giovanile dell’Inter, la vittoria conta ma deve essere funzionale alla crescita. In queste fasce d’età bisogna abbandonare la ricerca spasmodica del risultato, puntando sull’aspetto qualitativo ed educativo e coinvolgendo anche la famiglia.

Nella sua lunga carriera in nerazzurro Bellinzaghi si è inoltre occupato della gestione dei Centri di Formazione e delle squadre affiliate, e nella sua esperienza di Allenatore professionista (Uefa A), ha guidato diverse squadre, vincendo lo Scudetto di categoria nel 2015 e la Nike Premier Cup nel 2016. Da docente Figc di tecnica calcistica ha condotto per i partecipanti al seminario un’interessante seduta pratica all’aperto sul campo da calcio del Fenaroli illustrando la tematica degli “aspetti tattici con lavori a piccoli gruppi nelle due fasi del gioco”.