di Andrea Mora *
L'esperienza di servizio che ho vissuto con Marika, Marta e Federica può essere compresa in una sola parola: misericordia. Sapevamo, quando siamo partiti, che l'attività di volontariato che avremmo svolto presso gli istituti caritativi seguiti da Ats - Associazione Pro Terra Sancta sarebbe stato un segno caratterizzato dalla discrezione, una presenza attenta a non mettersi davanti ma accanto al prossimo. I tratti distintivi di questa esperienza sono, a mio avviso, tre: lo sguardo, l'ascolto, l'azione.
Il nostro sguardo si è posato sulla Terra Santa e ha cercato di coglierne la struggente bellezza e gli stridenti contrasti, la quiete sotto la volta antica del cielo e la trepida animazione delle strade, l'austera maestà dei Luoghi Santi e l'umile dignità delle famiglie.
Abbiamo a lungo ascoltato l'esperienza di chi ogni giorno vive la realtà di una terra in cerca di pace, di chi vi è nato e ogni giorno mantiene accesa la speranza e di chi per vocazione ha scelto di andarvi per incontrare il prossimo in un contesto particolarmente sensibile a causa dei precari equilibri culturali, confessionali, etnici e sociali. Serbo con particolare gratitudine l'incontro con Suor Donatella del Caritas Baby Hospital - che con gentilezza e semplicità ci ha donato il proprio tempo raccontandoci la sua intensa esperienza di vita nella comunità e di servizio ospedaliero - e il servizio presso la Società Antoniana, dove abbiamo potuto condividere parte delle nostre giornate con gli anziani che vi risiedono o vi si recano per passare qualche ora in compagnia di Suor Lizzy e Suor Paola.
La cucina della Società è efficacemente gestita dall'infaticabile chef Suor Caterina, che aiutavamo nel preparare il pranzo per gli Ospiti: nuovi incarichi ci attendevano ogni giorno in cucina, come la preparazione delle Sfiha (pizzette con ripieno di carne e verdure) e dei tortellini. Ci siamo dilettati nella vendemmia e nelle successive operazioni di lavaggio, deraspatura e pigiatura dell'uva e il filtraggio del mosto e suo imbottigliamento allo scopo di confezionare un dolce a base di semolino e succo d'uva che ha allietato le nostre serate.
Non sono mancati i momenti ricreativi e culturali, come le feste di paese, le camminate nei vicoli di Gerusalemme, le escursioni a Gerico, sul Mar Morto, nel deserto di Giuda, la visita di due giorni in Samaria e la nightlife di Tel Aviv. Abbiamo inoltre avuto la straordinaria opportunità di camminare sui ponteggi dei restauri della Basilica della Natività per poter ammirare gli splendidi mosaici medievali e di visitare la Biblioteca della Custodia di Terra Santa, che conserva importanti testimonianze della vita culturale e religiosa delle comunità cristiane di tutto il Medio Oriente.
Il nostro viaggio si è concluso con un inaspettato risvolto glamour quando, in aereo, abbiamo incontrato la cantante Noah. Un ringraziamento speciale a Vincenzo, Melania, Giacomo e Carla, collaboratori di Ats che ci hanno accolto con gentilezza e disponibilità.
* 27 anni, di Bergamo, laureato magistrale in Archeologia e storia dell'arte, facoltà di Lettere e filosofia, campus di Milano